La Formula 1 è ferma ma solo in pista. In attesa del GP di Las Vegas tanti i cambiamenti dietro le quinte. Questa volta lo scossone è all’interno di Liberty Media stessa, con Greg Maffei che si è dimesso dalla carica di CEO dell’azienda statunitense.
Maffei lascia Liberty Media dopo quasi vent’anni di servizio
Tira un forte vento di cambiamento all’interno del circus, sia sul versante FIA che su quello Liberty Media. Per quanto riguarda la Federazione, Niels Wittich si è dimesso da direttore di gara, anche se il suo allontanamento non pare del tutto volontario, come da lui stesso rilasciato. Invece in Liberty Media, ovvero i padroni del mondo Formula 1, è stato annunciato sul sito ufficiale dell’azienda che Greg Maffei non ricoprirà più il ruolo di CEO. Si libererà a partire dal 2024, scadenza naturale del suo contratto. Il manager americano lascia così Liberty Media, per cui lavorava dall’ormai lontano 2005, quando la F1, forse, non era nemmeno nei più lontani pensieri degli statunitensi.
In carica a interim, prenderà il posto di Maffei John Malone, ovvero l’attuale presidente di Liberty Media. Quest’ultimo, all’interno del comunicato rilasciato, si è impegnato nel dedicare qualche parola di ringraziamento al collega uscente. “A nome del consiglio di amministrazione di Liberty Media, vorrei ringraziare Greg per la sua leadership, creatività e dedizione. Dal 2005, Greg è stato in prima linea nell’entusiasmante evoluzione di Liberty. Ha contribuito nell’ampliare il nostro asset (valore economico) e ha reso la società migliore e più appetibile per gli azionisti. Il tutto supervisionando contemporaneamente fino a cinque società pubbliche separate“. A tali parole encomianti, se ne sono aggiunte altre di augurio per il suo futuro. “Auguro a Greg di continuare ad avere successo nell’intraprendere il suo prossimo capitolo e apprezzo il suo continuo supporto come Advisor”.
Maffei lascia Liberty Media, con ancora però l’indagine aperta su Andretti
Si tratta quindi non di dimissioni o di un allontanamento forzato, bensì di un contratto che si esaurirà il 31 dicembre 2024 e che non verrà rinnovato. All’interno del già citato comunicato, Greg Maffei ha speso lo spazio dedicatogli per motivare il suo addio all’azienda di mass media statunitense. “La struttura aziendale è ottimizzata e le società su cui si è investito sono in posizioni di forza con team esecutivi di talento. Anche se non è mai facile lasciare un’organizzazione dinamica come Liberty, sono fiducioso che questo sia il momento giusto“. Insomma, pare si tratti solamente di un esaurimento delle sue funzioni. Nessuna rottura, nessuna incomprensione.
Durante la prima parte di stagione, Maffei era stato accusato da Mario Andretti per quanto riguarda l’entrata in F1 del team omonimo. L’ormai prossimo ex CEO di Liberty Media, si sarebbe espresso al tempo in modo molto netto. “Mario, voglio dirti che farò tutto ciò che è in mio potere per far sì che Michael (Andretti) non entri mai in Formula 1”. Dichiarazioni pesanti, soprattutto se si mette in conto che, lo scorso agosto, il dipartimento di giustizia del governo degli Stati Uniti ha aperto un’indagine antitrust nei confronti di Liberty Media.
Non solo, come è ormai noto gli Stati Uniti saranno guidati a partire dal 21 gennaio 2025 da Donald Trump e dal Partito Repubblicano. Proprio con quest’ultimo, Mario Andretti pare avere un buon legame, tanto che nel maggio 2024 ebbe un colloquio a Capitol Hill con il repubblicano John James, per parlare appunto della decisione della FOM di escludere l’aspirante scuderia. Insomma, probabilmente è un caso, ma la decisione di non rinnovare la carica di Greg Maffei va perlomeno inquadrata anche in questo contesto che, purtroppo, di sportivo ha ben poco.
Fonte articolo: FormulaPassion.it, Motorsport.com