La Formula 1 è pronta a inaugurare una nuova era con Gran Premi europei a rotazione, senza aumentare il numero di gare annuali. Come già anticipato nei mesi scorsi, il presidente della Formula 1 Stefano Domenicali ha confermato che verrà annunciato “molto presto” il programma di rotazione di alcuni Gran Premi in Europa.
Con l’interesse globale in crescita e un calendario già al massimo della capacità, la rotazione dei circuiti potrebbe rispondere alla crescente richiesta senza aumentare il carico sui team. “Presto condivideremo alcune novità riguardo alla possibilità, nel medio termine, di avere alcuni Gran Premi d’Europa a rotazione e altre nuove opzioni in futuro – aveva commentato Domenicali – Naturalmente, chiariremo tutto a tempo debito”.
Gran Premi europei a rotazione: il piano di Domenicali
Con 10 gare nel vecchio continente attualmente in calendario, quali potrebbero essere le potenziali scelte per il progetto di rotazione? Alcuni rumours suggeriscono che Barcellona possa alternarsi con Zandvoort, ma gli organizzatori del GP di Olanda hanno rifiutato questa idea. Il problema, per molti di questi circuiti, sono i contratti attualmente in vigore, che non prevedono l’alternanza con altri tracciati.
Silverstone, Hungaroring e Red Bull Ring hanno di recente prolungato i loro contratti fino al 2030 e oltre. Altri, come Monaco, Monza, Spa-Francorchamps, Zandvoort e Imola sono in scadenza a fine 2025, ma c’è una scarsa probabilità che piste storiche come quella del Principato possano ruotare e alternarsi con altre.
Nuove sedi in arrivo? Tra richieste e Patto della Concordia
Europa, ma non solo. “È vero che abbiamo una grande richiesta di potenziali nuove sedi interessate a entrare, e la nostra scelta sarà sempre equilibrata tra i benefici economici appropriati che possiamo ottenere come sistema e la possibilità di sfruttare la crescita del mercato, che vediamo come un potenziale vantaggioso per una nostra ulteriore espansione”. Tra le nuove sedi, è spuntato il nome dell’Argentina durante il weekend di Austin, oltre alla possibilità di un secondo GP in Arabia Saudita a Qiddiya (dove si sta costruendo un circuito) e una gara in Rwanda.
Il Patto della Concordia, in vigore fino a fine 2025, impone un limite massimo di 25 gare stagionali in campionato. Domenicali è contento di averne 24. “Crediamo che l’equilibrio che abbiamo in termini di numeri sia quello giusto, quindi 24 è un numero equilibrato. Penso che tutte le proposte che stanno arrivando al nostro tavolo ci stiano dando la possibilità di prendere decisioni ancora migliori per il nostro futuro”.
Si tratta, quindi, di cercare il giusto equilibrio. “Non possiamo semplicemente optare per la pura proposta finanziaria diretta, perché ciò varia da regione a regione, ma spetta a noi proporre ai nostri stakeholder l’opzione giusta”, ha spiegato. “Penso che siamo in un buon momento per assicurarci che la strategia per il futuro sia ancora più forte, ed è per questo che siamo così fiduciosi che questo aiuterà a migliorare la nostra piattaforma per lo sport, da una prospettiva sociale e commerciale”.