Non poteva andare peggio il GP del Brasile per Lando Norris, che ha concluso la sua gara in sesta posizione alle spalle di Leclerc. Il bilancio è disarmante: questione chiusa per il campionato piloti e punti persi per la classifica costruttori. Errori e poca brillantezza nella seconda parte di gara, ma per Norris si è trattato solamente di sfortuna.
Norris solo sesto in Brasile: si tratta dell’ennesima occasione persa
Ci risiamo: le cose non sono andate come McLaren e Norris si aspettavano. Eppure il weekend stava andando secondo i piani. Sabato: doppietta nella sprint per il team e vittoria per il giovane pilota inglese. Domenica mattina: viene giù il diluvio durante le qualifiche. Nonostante le prime difficoltà iniziali, Norris riesce a conquistare la pole position. Ottimo, se solo non si fosse svolta la gara quattro ore dopo. Infatti, durante quest’ultima, si sono visti i limiti di un pilota che è sì di buone speranza, ma di certo non ancora un campione del mondo. A sottolineare questa sottile differenza ci ha pensato da una parte Verstappen, che ha surclassato tutti. Dall’altra, invece, lo stesso Norris.
I guai sono cominciati ancor prima della partenza. Durante il consueto giro di formazione, Lance Stroll ha perso il controllo della sua Aston Martin in curva 4 e si è insabbiato nella via di fuga. La partenza è stata così abortita, ma Norris, in circostanze ancora tutte da chiarire, una volta raggiunta la sua piazzola è ripartito invece di spegnere il motore e aspettare. Dopo essere stato messo sotto investigazione dai commissari, il pilota inglese si è lasciato sfilare in partenza da George Russell, per poi recuperare la testa della corsa poco prima la bandiera rossa causata dall’incidente di Colapinto.
Probabilmente poi, durante l’interruzione della gara, il fatto che Verstappen sarebbe ripartito in seconda posizione alle spalle di Ocon, potrebbe aver demoralizzato il team Papaya e Norris stesso. Una volta rientrati in pista, infatti, quest’ultimo non è più stato lo stesso. Prima ha perso due posizioni in favore di Russell e Leclerc, infine non è più riuscito a recuperare almeno sul pilota Ferrari, pur essendo il monegasco in grande difficoltà. E così è andato in atto un copione che Norris e il suo team, purtroppo, sembrano ben interpretare. Solo che questa volta il costo delle loro negligenze è abbastanza scottante: addio campionati piloti e Ferrari ancora vicina in quello costruttori.
Nonostante tutto Norris non si colpevolizza: “non potevo fare molto di più”
Tutti si sarebbero aspettati un Norris abbattuto e fortemente adirato. Invece, nelle consuete interviste post-gara, il pilota inglese ha lasciato trasparire anche qualche sorriso, se pur comprensibilmente amaro. Ciò è quanto successo al microfono Sky di Mara Sangiorgio, con Norris che, riguardo quanto successo durante la procedura di partenza, ha risposto quasi facendo finta che non fosse successo niente. “Cosa mi aspetto dall’investigazione? Nulla, non ho capito cosa è successo“. Infine, quando la giornalista italiana gli ha chiesto cosa ne pensasse della lentezza con cui giudici stavano decidendo in merito al fatto con un mondiale ancora aperto, l’inglese ha snobbato la domanda con “non ne ho idea, prossima domanda“.
Insomma, una calma e una serenità apparente, come giusto che sia, che però si è trasformata nel post gara in un’acidità e un nervosismo impossibile da non notare. Anche i commenti sulla gara, come riportati da Motorsport.com, sono più o meno dello stesso tenore. Questi, purtroppo, raccontano di un pilota fragile, che dopo questa stagione dovrà ancora crescere molto dal punto di vista della personalità, sia dentro che fuori la pista. Discutibile infatti la sua analisi della gara. “Ho fatto tutto quello che potevo oggi. Tutto qui. Max ha vinto la gara. Buon per lui, ma per me non cambia nulla. Max era più veloce di noi e credo che se fosse partito davanti ci avrebbe doppiato. Il ritmo era buono, credo simile a quello di Russell, ma la Red Bull era molto veloce oggi“.
Inoltre Norris, se da una parte ha ammesso la superiorità dell’olandese, dall’altra ha cercato goffamente di minimizzarla parlando di episodi fortunosi a suo favore. Si riferisce, il numero 4 McLaren, a quando il team l’ha richiamato ai box per cambiare le gomme, mentre Verstappen ha scelto di rimanere in pista fino alla bandiera rossa, che a detta di Norris doveva essere esposta prima dell’incidente di Colapinto per via delle condizioni meteo estreme. “Non abbiamo fatto nulla di sbagliato, non mi interessa cosa diranno le persone. Rimanere fuori non era la cosa corretta da fare. Si sarebbe dovuta dare bandiera rossa, ma poi c’è stato un incidente che ha causato la bandiera rossa. Alle volte è solo fortuna, hanno fatto un azzardo, per loro ha pagato. Non è talento, è solo fortuna. Siamo stati sfortunati“.
Davvero piccato e poco sportivo il commento di Lando Norris sulla gara magistrale di Verstappen sotto la pioggia. Bollare una prestazione del genere come qualcosa da imputare solo alla fortuna sottolinea la forte inquietudine in cui il pilota inglese naviga. Forse, per Norris, sarà meglio che questa stagione finisca presto. Starà a lui poi, durante la pausa invernale, riflettere e guardarsi dentro. Con calma e, si spera, con maturità.