Max Verstappen riesce a strappare un’ottima seconda posizione in Messico. Nonostante tutte le avversità vissute durante le prove libere e il primo tentativo cancellato per track limits in Q3, il campione del mondo è riuscito a posizionarsi in prima fila alle spalle di Sainz.
Verstappen solo contro tutti: qualifiche in Messico altra grande prova
Gli appassionati e il mondo della Formula 1 non dovrebbero aver bisogno di altre conferme. Eppure, a ogni weekend, Verstappen ci tiene a ricordare a tutti il suo valore, nel caso qualcuno osasse ancora metterlo in discussione. In Red Bull sono lontani i tempi del loro dominio, ma a salvare la nave dal completo naufragio è sempre il campione del mondo iridato, mentre il suo compagno di squadra, Sergio Perez, confeziona un’altra deludente prestazione. Tra l’altro proprio qui a casa sua, dove ha sempre fatto segnare risultati soddisfacenti, senza però mai vincere.
Come se non bastassero i magri risultati di Perez ad allontanare sempre più Red Bull dal costruttori, il weekend messicano non è iniziato benissimo, con la vettura di Verstappen costretta a fermarsi durante la seconda sessione di prove libere per via di un problema alla power unit. Per sua fortuna l’olandese non è incappato in nessuna penalità, in quanto il team ha montato sulla vettura numero 1 una power unit già utilizzata in passato. Verstappen non si è però perso d’animo e come ultimamente ci sta abituando, ha percorso le terze prove libere e le tre sessioni di qualifica sempre in crescendo, fino ad arrivare alla conquista della prima fila nel Q3.
Domani, così come per Sainz, la grande incognita sarà la staccata della prima curva dopo la partenza. Infatti, Verstappen dovrà evitare di farsi risucchiare dalle vetture alle sue spalle, ma, allo stesso tempo, sarà importante per lui non perdere il contatto con Carlos Sainz, in modo da lasciarsi trainare nei giri successivi dal DRS dello spagnolo e difendersi dagli inseguitori. Questo, naturalmente, sempre se l’olandese non riuscirà a sopravanzare il madrileno in curva 1.
Verstappen raccoglie il possibile: “non mi aspettavo la prima fila”
Max corre per vincere, questo è chiaro. Ma qualcosa è cambiato in lui, soprattutto dal fine settimana in Ungheria di quest’estate, dove dopo una gara nervosissima e fatta di continui battibecchi con il suo ingegnere Lambiase, è arrivato a contatto con Hamilton negli ultimi giri, perdendo punti in ottica campionato. Da lì in poi, Verstappen pare aver capito di dover imparare ad accontentarsi, gestendo il vantaggio nel mondiale piloti su Norris accumulato nella prima parte della stagione. E così, anche qui in Messico, l’olandese ha fatto il possibile, nonostante i problemi e nonostante la pressione di un campione del mondo che, se pur non dotato più di una vettura invincibile, deve trovare il modo di farsi valere, ma senza esagerare.
Un paradosso, se vogliamo, che Max Verstappen sta interpretando al meglio. Così come accaduto anche oggi nelle qualifiche messicane, con una prima fila conquistata che inizialmente pareva un miraggio sfocato all’orizzonte. Difficoltà, tra l’altro, ammesse per primo dallo stesso Verstappen. “Ieri non avevo fatto nessuno giro. Ci siamo trovati tanto ad inseguire e le terze prove libere non erano andate bene. Avevo già tanta pressione. Inoltre mi è stato tolto il tempo, ma sono molto contento della prima fila, onestamente non mi aspettavo fosse possibile”
Aver avuto molto meno tempo a disposizione sarebbe dovuto essere un ostacolo importante per Max Verstappen. Invece è riuscito a tirare fuori tutto il potenziale della sua vettura, mettendo insieme un giro fantastico nei secondi finali del Q3. Un impresa ancora più significativa se si considerano le complicanze che un circuito come quello messicano nasconde tra le sue movenze. “Credo che questa sia una delle piste più difficili per estrarre il massimo. I circuiti cittadini sono difficili, ma questo lo è altrettanto. Con il basso carico aerodinamico è molto facile scivolare, le gomme si surriscaldano e tutto questo rende il circuito uno dei più complicati del calendario”.