Per i fan, le FP2 in Messico sono state un po’ inusuali. I team sono stati impegnati a seguire un programma di test stabilito, piuttosto che ottimizzare le prestazioni per la gara.
In occasione del Gran Premio del Messico, Pirelli ha organizzato una sessione di ‘test speciale’ che si è aggiunto al normale svolgimento delle Prove Libere 2. Questo test durante il weekend di gara ha permesso all’azienda italiana di effettuare una valutazione pneumatici che potrebbero essere impiegati nel 2025.
Per l’occasione, la durata della sessione è stata estesa dai consueti 60 minuti a un totale di 90 minuti, con un programma di test rigido. L’obiettivo è stato quello di raccogliere dati suddividendo ai diversi piloti, diverse mescole. Questo inevitabilmente ha un po’ limitato la raccolta di informazioni per la gara di domenica.
Il programma di lavoro svolto prevede: per ogni pilota un “run di performance” e un “long run” con ciascuno dei set di pneumatici forniti, mantenendo il numero di giri e il carico di carburante costanti per tutti i partecipanti. Questo approccio garantisce una raccolta dati più omogenea, agevolando così Pirelli nell’analisi comparativa delle performance dei diversi set.
Opportunità per chi non ha svolto le Prove Libere 1
Non tutti i piloti, però, potranno sfruttare i dati raccolti nelle FP1, visto che alcuni (Norris, Hamilton, Leclerc, Zhou, Alonso) non hanno preso parte alla prima sessione di prove. Per questo motivo, in una finestra di mezz’ora, avranno a disposizione un set aggiuntivo di pneumatici medi per completare il proprio programma e compensare l’assenza nelle FP1.
In sintesi, questa decisione da parte di Pirelli di riservare parte delle prove libere alla sperimentazione conferma l’attenzione dell’azienda verso lo sviluppo e la sicurezza.
Per i team questo test rappresenterà una sfida in più nella preparazione alla gara. L’intera sessione è vista come un investimento per un futuro e non tutti hanno beneficiato nel presente. Un esempio? Russell che inizia la sua sessione di FP2 in Messico col botto.
Bandiera rossa e primi 30 minuti compromessi.
Superata ormai la metà delle Prove Libere 2, sulla monoposto guidata da Charles Leclerc, con mescola C4 2024 si sta effettuando simulazione Long Run. La SF-24, in questa fase della sessione, sembra una vettura ben bilanciata, capace di appoggiarsi ai cordoli del T1 e che non si comporta male nei tratti veloci.
Il discorso viene capovolto con Mercedes, grande instabilità aerodinamica e, come ad Austin, l’incidente è stato innesco da un bump. Giornata non fantastica anche per il campione del mondo in carica, problemi alla Power Unit per lui.
Quando ormai la sessione giunge al termine, Verstappen è fuori dalla macchina e non ha più tempo a disposizione da poter spendere per le FP2. I team rimanenti decidono invece di lavorare sulla simulazione di qualifica e hanno portato alla seguente classifica: