A Singapore è scoppiata una nuova polemica tra i Verstappen e la FIA, con Max Verstappen protagonista. Il tre volte campione del mondo ha ricevuto una sanzione da parte dei commissari per aver usato un linguaggio inappropriato durante la conferenza stampa del giovedì, descrivendo la sua vettura come “fottuta” in riferimento ai problemi avuti in Azerbaijan. La punizione inflitta dalla FIA è stata l’obbligo di svolgere lavori di pubblica utilità, una decisione che ha scatenato la reazione di Max Verstappen e, successivamente, di suo padre Jos.
La sanzione contro Max Verstappen e la reazione della FIA
Tutto è iniziato quando, durante la conferenza stampa pre-GP di Singapore, Max Verstappen ha usato il termine “fucked” per descrivere i problemi incontrati con la sua vettura a Baku. La FIA, che aveva già espresso la volontà di ridurre l’uso di linguaggio volgare nelle competizioni, ha deciso di intervenire con una sanzione che ha irritato il campione olandese. Il risultato è stato un atteggiamento polemico da parte di Verstappen nelle conferenze stampa successive, dove ha preferito dare risposte brevi e parlare con i giornalisti fuori dalla sede ufficiale delle conferenze.
Verstappen ha manifestato chiaramente il suo disappunto per la sanzione, tanto da lasciar intendere che episodi come questo potrebbero influire sulla sua permanenza in Formula 1. “Queste cose decidono il mio futuro. Non puoi essere te stesso, e devi fare i conti con questioni ridicole”, ha dichiarato Max Verstappen.
Jos Verstappen critica duramente la FIA
La sanzione imposta al figlio non è passata inosservata a Jos Verstappen, che ha espresso la sua opinione durante il Rally del Belgio Orientale. Intervistato da Motorsport.com, l’ex pilota di Formula 1 ha definito la punizione della FIA come “ridicola”.
“Penso che sia la cosa più ridicola di tutte”, ha dichiarato Jos Verstappen. “Non credo che la FIA stia facendo un buon lavoro”, ha aggiunto, riferendosi sia alla Formula 1 che ad altre competizioni come il rally. Jos ha sottolineato come sanzioni simili siano state comminate anche in altri sport motoristici, citando il caso del campione del WRC Sébastien Ogier, multato con 30.000 euro per aver criticato i commissari durante il Rally dell’Acropoli.
L’ex pilota ha poi commentato con un sorriso ironico, dicendo che avrebbe preferito non aggiungere ulteriori commenti sulla gestione della FIA. Tuttavia, il suo messaggio è stato chiaro: le nuove regole sulla moderazione del linguaggio vengono viste dalla famiglia Verstappen come un ostacolo alla spontaneità e alla libertà di espressione dei piloti.
La battaglia tra i Verstappen e la FIA
La polemica a Singapore ha aperto un fronte di conflitto tra la famiglia Verstappen e la FIA. Max ha espresso apertamente la sua frustrazione, arrivando persino a ipotizzare che episodi simili potrebbero portarlo a considerare un ritiro anticipato dalla Formula 1. “Quando hai vinto tutto, vuoi anche divertirti. Ma se devi costantemente fare i conti con queste cose, diventa davvero stancante”, ha detto Verstappen, lasciando trasparire una crescente insoddisfazione per l’ambiente regolamentato dalla FIA.
Jos Verstappen non ha esitato a schierarsi apertamente dalla parte del figlio, criticando la gestione della FIA in maniera diretta e sarcastica. La famiglia Verstappen sembra dunque pronta a proseguire la sua battaglia contro quelle che considerano regole troppo severe.
Il nuovo corso della FIA: meno parolacce, più controllo
La decisione della FIA di sanzionare Verstappen si inserisce in una più ampia volontà di limitare l’uso di linguaggio offensivo nelle competizioni. Il presidente della Federazione, Mohammed Ben Sulayem, ha spiegato che l’obiettivo è quello di evitare che commenti negativi o volgari alimentino l’odio sui social media nei confronti degli ufficiali di gara. Per questo motivo, la Federazione ha modificato il regolamento sportivo internazionale, imponendo restrizioni sul linguaggio usato dai piloti durante eventi ufficiali.
Nonostante la giustificazione della FIA, questa nuova politica ha suscitato critiche all’interno del paddock. Molti piloti, così come addetti ai lavori e fan, vedono in queste regole un tentativo di limitare l’espressione emotiva dei piloti in momenti di tensione.
L’episodio di Singapore ha generato discussioni all’interno del paddock, con molti piloti e team che hanno espresso sostegno a Verstappen. Si prevede che la questione del linguaggio verrà affrontata ufficialmente dai piloti con la FIA nel corso dei prossimi Gran Premi, con l’obiettivo di discutere le misure imposte.