Finisce con una mesta settima posizione il weekend di Singapore per Carlos Sainz. Il pilota spagnolo, dopo l’errore commesso in qualifica, ha dovuto affrontare una gara in rimonta, così come quella del compagno di squadra. Nonostante i punti conquistati, il rammarico per Sainz e la Ferrari è profondo, soprattutto visto il passo gara molto competitivo.
Singapore: altro fine settimana caratterizzato da un incidente per Sainz
Carlos Sainz non è abitudinario agli incidenti. Anzi, soprattutto negli ultimi due anni, lo spagnolo si è dimostrato un pilota solido, capace di grandi prestazioni in termini di velocità e di buone letture di gara. Infatti, proprio con tanta testa Sainz era riuscito a Singapore ad agguantare l’unica vittoria non marchiata Red Bull del 2023. Oggi, invece, il copione è stato completamente diverso. Carlos Sainz arrivava da una buona gara corsa a Baku, terminata disastrosamente con l’incidente avvenuto dopo il contatto avuto all’ultimo giro con Sergio Perez. Tanti i punti persi sul circuito azero, con Singapore che doveva rappresentare un’opportunità di rivalsa, visto che Sainz manca dal podio dal GP d’Austria.
Invece, anche il sabato singaporiano è terminato con un incidente, relegando Sainz alla decima posizione. Partito al centro del gruppo, lo spagnolo ha dovuto porre molta attenzione a non incappare in altri incidenti. Forse, anche per questo si è lasciato sorprendere in partenza prima dall’audace mossa di Colapinto e poi, sempre nel corso del primo giro, anche dalla Red Bull di Perez. Il 55 della Ferrari non è restato però a guardare. Grazie ad una sosta anticipata, Sainz è riuscito a risalire dalla penultima posizione fino alla settima, dopo un secondo stint su gomme dure davvero lungo e dopo aver concluso molti sorpassi sugli avversari.
Sainz guarda già avanti: “vediamo come andrà la macchina ad Austin”
Una gara che, contestualizzando, è risultata essere abbastanza buona. In termini di strategie la Ferrari ha fatto tutto bene. Inoltre, sia Leclerc che Sainz hanno dato tutto, non commettendo errori a differenza delle qualifiche. Proprio con lo spagnolo si è ben visto il passo gara notevole sulle gomme dure della vettura, che in alcune parti di gara è risultata essere tra le più veloci in pista. Un dato che offre ancora più il fianco al pungente rammarico, che da ieri attanaglia gli addetti ai lavori del Cavallino. Tra questi, naturalmente, c’è anche Carlos Sainz. “Il passo gara non è mai stata la nostra preoccupazione. Era più il giro secco di qualifica, che con questa macchina la finestra che abbiamo è veramente piccola per far funzionare lo pneumatico, come si è visto anche con Charles ieri. Delle volte quest’anno abbiamo pagato questa debolezza. Proveremo nelle ultime sei gare fare meglio per partire più avanti”.
Sainz, che ha tantissima voglia di lasciarsi alle spalle gli ultimi due fine settimana di gara, guarda già ad Austin. Infatti, la Ferrari, come anche gli altri team, avrà l’opportunità di studiarsi per bene in queste settimane di pausa che anticipano la gara texana. Portare aggiornamenti per l’occasione potrà risultare fondamentale ai fini di essere ancora più competitivi nell’ultima parte di stagione. “Quello che dobbiamo vedere è come funziona questa macchina su piste normali come quella di Austin, che ha curve molto più veloci. Dovevamo prendere più punti in pista, riguardo il costruttori. Chi lo sa, magari arriviamo ad Austin e Messico e la macchina è ancora veloce e possiamo ottenere altri buoni risultati“.