Finale al cardiopalma a Montreal. Sainz prova ad insidiare Verstappen fino all’ultimo giro ma niente da fare, Max porta a casa il sesto successo stagionale e allunga nella classifica piloti. Hamilton conquista il podio con alle spalle Russell. Leclerc rimonta con non pochi ostacoli sulla sua strada chiudendo quinto. Delude Alpine, Alonso chiude settimo alle spalle di Ocon.
Sempre e comunque Max Verstappen
Il leader del mondiale non lascia nemmeno le briciole agli avversari ed allunga in campionato. Verstappen parte bene e tiene un gran ritmo fin da subito. Al giro 44 rientra ai box per l’ultimo stint con gomma bianca, riprendendosi la leadership su Sainz, che a sua volta sosta per le gomme dure al giro 50 restituendo la vetta all’olandese. Verstappen fa solo sperare a Sainz nel finale; lo spagnolo ha visto per dieci giri la vittoria ad un soffio, ma la velocità della RB18 e di Verstappen non gli hanno lasciato speranze. Il madrileno chiude in seconda posizione quella che è una delle sue migliori gare stagionali.
Alonso beffato dalla strategia
Il due volte campione del mondo rimane vittima di una strategia errata. La squadra lo ha tenuto fuori a seguito di una virtual safety car per puntare ad un’unica sosta, ma il passo dell’asturiano è crollato. Fernando si è dovuto accontentare di una settima posizione alle spalle di un ottimo Ocon. un risultato che sicuramente lascia l’amaro in bocca a Fernando, che grazie ad una seconda posizione in qualifica poteva sperare in qualcosa di più.
Hamilton a podio! Russell quarto
Il sette volte campione del mondo non lascia niente al caso e prende il prendibile. L’inglese è impeccabile e conclude al terzo posto, portandosi dietro un ottimo Russell che risale da ottavo a quarto. La Mercedes si riconferma terza forza.
Leclerc, una rimonta piena di ostacoli. Verstappen ringrazia
Il monegasco aveva annunciato che non sarebbe stata una rimonta facile, e così è stato. Il ferrarista, dopo essere partito penultimo a causa della penalità per la sostituzione del motore, rimane imbottigliato inizialmente in un trenino alle spalle di Bottas (ottavo) che fatica a passare Albon (13esimo). Successivamente trova l’ostacolo di Ocon, che grazie alla velocità di punta della sua alpine riesce a tenere dietro il contendente al titolo iridato. Charles dà spettacolo negli ultimi giri, sopravanzando le due alpine con due sorpassi spettacolari al tornantino. Leclerc non ha avuto il solito feeling con la sua F1-75: la trazione era scarsa e in uscita di curva non riusciva a stare attaccato a chi lo precedeva, altro motivo per cui la risalita è stata complessa.
La squadra non ha aiutato: Leclerc si è fermato ai box al giro 42, ma un pit-stop di più di cinque secondi lo ha relegato dietro all’ennesimo trenino, evitabile con una sosta ritardata di un paio di giri.
Un grande Zhou e il resto della griglia
Guanyu Zhou porta a casa la nona posizione difendendosi con unghie e denti, ottima prestazione per il cinese che conquista due punti. Davanti a lui c’è Bottas. Stroll sigilla la top ten con la sua Aston Martin, limitando i danni della qualifica di ieri. Vettel finisce in dodicesima posizione dietro a Ricciardo. Molto confusa la McLaren, che chiama Norris ai box ma non si fa trovare pronta con le gomme. Albon chiude 13esimo con una prima parte di gara niente male, mentre il padrone di casa Latifi finisce 16esimo.
Delusione Haas e ritiro di Perez
La squadra americana aveva tutto per portare a casa dei punti pesanti per il campionato, ma un guasto alla macchina di Schumacher, e un danno all’ala di Magnussen dopo un contatto con Hamilton al primo giro hanno posto fine ai sogni dei piloti in bianco. Non bene le AlphaTauri: Gasly 14esimo e Tsunoda ritirato a causa di un lungo all’uscita dei box, motivo per cui verso gli ultimi dieci giri è entrata la safety car. Problemi di affidabilità anche per la Red Bull di Perez. Il messicano è stato costretto al ritiro per problemi idraulici… weekend da dimenticare per lui.