Il 10 settembre si avvicina e con esso, il tanto atteso annuncio che scuoterà il mondo della Formula 1. Adrian Newey, il leggendario progettista noto per la sua capacità di trasformare le monoposto in macchine da corsa vincenti, non sarà solo un nuovo ingaggio per Aston Martin. Secondo le ultime indiscrezioni, Adrian Newey entrerà a far parte dell‘Aston Martin anche come azionista. Questa decisione, riportata dalla testata tedesca Auto Motor und Sport e confermata dal The Times, segna un cambiamento radicale nella strategia di Aston Martin, che punta non solo a ottenere le competenze tecniche di Newey ma anche una parte del suo impegno e del suo investimento finanziario, evitando inoltre di gravare sul budget cap.
Un semplice ingaggio? No, Newey diventerà azionista
In vista dell’annuncio ufficiale previsto per il 10 settembre, emergono nuovi dettagli che rivelano quanto sia stato complesso e articolato l’accordo per portare Newey a Silverstone. Il suo ingresso come azionista potrebbe essere una manovra volta a risparmiare sul compenso faraonico richiesto dal progettista, offrendo in cambio una partecipazione agli utili e una posizione di maggiore influenza all’interno della squadra. Un’operazione che non solo permetterebbe ad Aston Martin di accaparrarsi uno dei migliori progettisti al mondo, ma anche di garantirsi la sua completa dedizione al progetto a lungo termine.
Una strategia vincente per Aston Martin, una sconfitta per la Ferrari
L’arrivo di Newey in Aston Martin non rappresenta solo un colpo di scena clamoroso per la scuderia inglese, ma anche una sconfitta strategica per la Ferrari, che da tempo corteggiava l’ingegnere britannico con l’intento di risollevare le sorti del Cavallino Rampante. Secondo fonti vicine al team di Maranello, la Ferrari non è riuscita a convincere Newey, nonostante offerte molto generose e la promessa di un ruolo di primo piano nello sviluppo futuro della monoposto. Aston Martin, al contrario, ha saputo sfruttare una mossa decisamente più audace e fuori dagli schemi: offrire a Newey non solo un contratto da progettista, ma anche la possibilità di entrare nel capitale azionario del team, garantendogli così una partecipazione diretta ai successi futuri.
Questa mossa, considerata “impensabile” dagli addetti ai lavori, dimostra l’ambizione di Aston Martin di voler competere ai massimi livelli, non solo sul piano tecnico ma anche su quello gestionale. E Newey, consapevole del suo valore e della sua esperienza, avrebbe accettato questa sfida proprio per la sua natura innovativa e per la possibilità di contribuire non solo alla progettazione della vettura, ma anche alle strategie future del team. Una scelta che dimostra come, in Formula 1, le vere rivoluzioni non si fanno solo in pista, ma anche nei corridoi delle scuderie.
Che il conto alla rovescia abbia inizio.