Oscar Piastri ha tagliato il traguardo del GP d’Italia al secondo posto. Il pilota australiano in termini di guida ha fatto tutto bene. Al primo giro ha superato Norris ed è rimasto in testa per la maggior parte della corsa. Tutto ciò, non è bastato per raggiungere il secondo successo in carriera.
Un piastri imperfetto manca la vittoria nel GP d’Italia
Sfuma ancora la vittoria per Piastri e McLaren. Stavolta però il concorso di colpa pare abbastanza palese. Eppure in termini di guida il giovane australiano ha fatto quasi tutto bene: sorpasso aggressivo sul compagno di squadra al primo giro e allungo nel secondo stint nei confronti di Norris, il quale invece è andato maggiormente in difficoltà con le gamme. Piastri, a metà gara, si è trovato saldo al comando della corsa, lanciato verso un’importante seconda vittoria in carriera. Così non è stato, perché nel campionato 2024, dove gli avversari sono spesso molto vicini e guardinghi, ogni distrazione e ogni imperfezione possono risultare fatali. Piastri, almeno strategicamente, ha dimostrato di essere un pilota che deve ancora crescere molto. Infatti, quando il team in radio gli ha chiesto se optare per la gara ad una sosta, Piastri ha declinato in favore di una strategia più conservativa. Non una buona lettura di gara, piano su cui il giovane pilota deve ancora migliorare.
Come detto però, la mancata vittoria di Oscar Piastri è un concorso di colpe. Oltre al pilota, infatti, a commettere l’errore è stato anche il team. Gli Orange, in occasione del secondo pit stop, hanno chiamato troppo velocemente Piastri, mentre erano in condizioni di aspettare la mossa di Ferrari. Così non è stato per difendere la posizione del giovane pilota australiano proprio da Lando Norris, che già era entrato ai box per la seconda sosta poco prima. La decisione da parte del muretto di Andrea Stella di far rientrare Piastri in modo così brusco, ha poi ispirato Ferrari nella strategia ad un solo pit stop, permettendole di conquistare così la vittoria nel GP di casa.
Piastri sulla strategia ad una sosta: “Leclerc non aveva niente da perdere”
Piastri, McLaren e Norris hanno perso gara e punti, ognuno con la sua parte di colpa. Bisognerà comunque ripartire nonostante la cocente delusione, concentrandosi su quanto di buono la vettura ha concesso e, naturalmente, anche su quei punti deboli che non hanno reso sicura l’opzione per la gara ad una sosta. “Sono molto infastidito. perché ho fatto tante cose nel modo giusto. C’erano tanti punti interrogativi sulla strategia all’inizio della gara, ma dalla posizione in cui eravamo e con le gomme che avevano l’aspetto così degradato fare una sola sosta era davvero rischioso. Però alla fine era la scelta giusta. Sono molto contento del passo e della gara che sono riuscito a fare. Ma quando arrivi secondo fa male“.
Quando parla di posizione, Piastri si riferisce al fatto che, rispetto a Ferrari, lui e la McLaren avevano molto di più da rischiare. Infatti, il pilota australiano si trovava in quinta posizione, mentre Leclerc e Sainz viaggiavano rispettivamente in terza e quinta posizione. L’azzardo che hanno provato i due piloti Ferrari si è rilevato vincente, ma nel caso fosse fallito avrebbero comunque riacquisito le loro vecchie posizioni. Discorso diverso per Piastri, che purtroppo non si è sentito di rischiare così tanto. “Con il senno di poi ci avrei provato. Ma tutti sono leggende dopo la gara il lunedì. Oggi abbiamo sbagliato qualcosa e io ho contribuito a questo errore. Avevamo noi tutto da perdere essendo in testa la gara, mentre Charles no. Se avesse avuto problemi avrebbe concluso al terzo posto. Ha giocato l’azzardo giusto. Le medie si distruggevano facilmente e anche le hard con le Red Bull sembravano morte. Poi la mia anteriore sinistra aveva molto graining e non ci aspettavamo che si ripulisse. È stato molto doloroso“.