La Ferrari sta decisamente attraversando il periodo più buio da inizio stagione. La grande voglia di riscatto e gli ottimi risultati a inizio stagione hanno riportato entusiasmo. I problemi alla Power Unit per la Ferrari iniziano a diventare importanti, dato che, la stagione è ancora lunga e proprio in Canada potrebbe arrivare la prima penalità per Charles Leclerc, che nonostante tutto non perde occasione per ribadire il proprio obiettivo: vincere il mondiale.
Segnale positivo a Baku? Il passo gara
A Baku è arrivata l’ennesima delusione per Charles Leclerc, ritrovatosi dopo la fantastica pole del sabato, con un pugno di mosche in mano. La Red Bull di contro, inizia ad allungare il passo, e procede spedita con il suo programma. Sebbene i problemi avuti nelle ultime gare abbiano abbassato notevolmente l’umore e anche le aspettative del team, Charles non ha mai perso la motivazione.
“Il passo è positivo – dice il monegasco nel corso della conferenza stampa dei piloti che apre il weekend di gara – è difficile sopportare 3 gare con errori e problemi. Il passo c’è e dobbiamo continuare a lavorare per risolvere i problemi al più presto. La motivazione è alta, vogliamo tornare alla vittoria.
Dodici punti in tre gare sono un magro bottino, considerando il potenziale della F1-75. Questi risultati hanno messo in luce per la prima volta i problemi di una monoposto tanto competitiva quanto fragile, a volte penalizzata anche dalle strategie del team.
Dobbiamo concretizzare la domenica
In qualifica non c’è nessuno come Charles. Riesce sempre a mettersi davanti agli altri almeno con 3 decimi di distacco. Ma i punti non si portano a casa il sabato. Vuoi per errori suoi, del team, problemi di affidabilità, Charles ha collezionato solo 2 vittorie su 6 partenze dalla prima posizione.
“Le pole position? Fanno piacere, ma i punti non si fanno al sabato, bensì alla domenica, che di recente è stata dolorosa. Ma il passo da Barcellona in poi è stato buono, credo sia solo una questione di giorni per dimostrarlo davvero”.
Porpoising? Non è un nostro problema
Uno dei temi caldi, oltre la questione affidabilità in casa Ferrari, è quello legato all’eccessivo saltellamento di alcune monoposto, in particolare Mercedes. Proprio la scuderia di Brackley dopo il Gran Premio di Baku aveva posto l’accento sulla gravità e l’urgenza di intervenire per limitare il più possibile i danni fisici per piloti esposti a forti e prolungate sollecitazioni. La FIA, nella giornata di ieri è intervenuta sulla questione, emanando una direttiva volte a controllare questo il fenomeno del porpoising, andando a “penalizzare” solamente i team che lo soffrono maggiormente. Una risposta che forse la Mercedes non si aspettava. Non tutti i team soffrono allo stesso modo questo fenomeno e proprio per questo alcuni, tra cui Charles Leclerc, credono che sia giusto un intervento di questo tipo per non penalizzare chi ha invece trovato una sua “stabilità”.
“ Sono soddisfatto dei cambiamenti decisi dalla FIA, è positivo vedere che ci sono delle azioni immediate. Ma i provvedimenti per questo weekend sono solo provvisori – dice George Russell in conferenza stampa – “Occorrerà rivedere il tutto, il saltellamento è forte, anche in termini di sicurezza.”
Non è d’accordo Charles Leclerc, che vede probabilmente nella richiesta dell’inglese un’ulteriore pressione da parte della Mercedes per rimettere tutti più o meno sullo stesso piano.
“Onestamente non sono d’accordo con George. È responsabilità dei team dare una macchina valida da guidare. Personalmente non ho avuto problemi così gravi con il porpoising. Dall’anno scorso è diverso, ma la macchina non è così inguidabile, e da parte nostra abbiamo lavorato per contenere questo fenomeno. “