L’annuncio della partenza di Jonathan Wheatley dalla Red Bull, reso pubblico pochi giorni fa, ha scosso il mondo della Formula 1. Dopo 18 anni di servizio come direttore sportivo, Wheatley ha deciso di unirsi ad Audi come team principal, segnando una significativa transizione per entrambi i team. La notizia giunge pochi mesi dopo l’addio di un’altra colonna portante della scuderia, Adrian Newey, e solleva inevitabili domande sul futuro della squadra anglo-austriaca. In questo contesto di cambiamenti, Motorsport.com ha recentemente rivelato che Red Bull non prevede di sostituire Wheatley con una figura esterna, ma sta invece considerando di promuovere qualcuno già presente all’interno del team.
Promozioni interne per rinnovare la struttura?
Red Bull vorrebbe sostituire Wheatley con risorse interne, evitando di cercare figure esterne per coprire il vuoto lasciato dal direttore sportivo. Questo approccio è stato confermato da alcune fonti interne al team, che vedono nella promozione di membri già presenti una strategia per rinnovare e rafforzare la struttura dirigenziale. La decisione è in linea con l’obiettivo di mantenere il controllo dei costi, rispettando il tetto massimo imposto dalla Formula 1.
Christian Horner continuerà a tenere le redini ma le recenti partenze di Wheatley e Newey richiedono una riorganizzazione significativa del muretto dei box. Tra le possibili promozioni interne, Gianpiero Lambiase, attualmente responsabile dell’ingegneria di gara e ingegnere di pista di Max Verstappen, è uno dei nomi più papabili per assumere nuove responsabilità. Inoltre, il team potrebbe ripristinare il ruolo di team manager, una posizione che era stata in precedenza integrata nelle funzioni di Wheatley.
Le sfide di una transizione interna
La decisione di promuovere risorse interne presenta sia opportunità che sfide. Da un lato, può favorire la continuità e la coesione all’interno del team, sfruttando l’esperienza e la familiarità dei membri già presenti. Dall’altro lato, il cambiamento inevitabile di ruoli e responsabilità può creare incertezze e richiede un periodo di adattamento.
Le partenze di figure chiave come Wheatley e Newey potrebbero indurre speculazioni su una possibile crisi all’interno del team. Tuttavia, è possibile interpretare questi avvenimenti come parte di un’evoluzione naturale, dove il personale veterano lascia spazio a nuove generazioni. Questa transizione, se gestita correttamente, potrebbe rivelarsi un’opportunità per rinvigorire il team e mantenere alto il livello di competitività.
La sfida principale per Red Bull sarà dimostrare che il successo ottenuto negli ultimi anni non era esclusivamente legato alla presenza di Wheatley e Newey. Con il 2025 e i nuovi regolamenti del 2026 all’orizzonte, la squadra deve prepararsi a mantenere e, possibilmente, migliorare le proprie prestazioni. Le recenti difficoltà con gli aggiornamenti della RB20 e le dinamiche interne del team, inclusa la gestione della vicenda Perez, evidenziano la necessità di una leadership forte e coesa.
La partenza di Wheatley rappresenta una perdita significativa, ma la scelta di promuovere risorse interne potrebbe essere una mossa strategica vincente per Red Bull. Il successo di questa transizione dipenderà dalla capacità del team di adattarsi rapidamente e di sfruttare al meglio il talento e l’esperienza dei suoi membri. Solo il tempo dirà se questa decisione porterà a un rinnovamento positivo o se segnerà l’inizio di una fase di declino per la squadra campione in carica.