Carlos Sainz ha tagliato il traguardo del GP del Belgio in una mesta settima posizione, diventata sesta con la squalifica di Russell. Eppure tutto sembrava essersi messo per il verso giusto. Alla partenza il pilota spagnola era già sesto. Successivamente, nonostante le hard, la Ferrari numero 55 aveva dimostrato di poter lottare per qualcosa di più rispetto a quanto raccolto a fine gara. La strategia, forse non perfetta, ha portato Sainz a raccogliere un risultato deludente.
Carlos Sainz termina solo settimo il GP del Belgio
Non sarà una pausa estiva allegra per Carlos Sainz. La competitività in Ferrari è un miraggio ancora lontano, così come pare ancora in certo all’orizzonte il suo futuro in Formula 1. Carlos Sainz, nonostante tutte le difficoltà del momento, ha cercato di fare il meglio di ciò che poteva. Sicuramente, rispetto quanto visto tra la Spagna e l’Inghilterra, la Ferrari pare aver recuperato qualcosa in termini di prestazioni. Ma, con dei distacchi così ravvicinati, anche pochi decimi di differenza possono fare la differenza. Sainz aveva riscontrato delle difficoltà già ieri in qualifica, dove non è riuscito a mettere insieme un giro competitivo. Infatti, se la pioggia aveva giovato al suo compagno Charles Leclerc permettendogli di raggiungere la prima fila, Sainz non ne ha approfittato, accontentandosi così del settimo crono.
Settimo in qualifica, sesto in gara. Alla partenza il muretto Ferrari aveva pensato per lo spagnolo una strategia diversificata. Carlos Sainz si è presentato ai nastri di partenza del GP del Belgio con le gomme hard. Una scelta che avrebbe dovuto metterlo in difficoltà allo scatto al via. Invece, dopo le prime curve Sainz si è ritrovato sesto, tra gli inglesi Lando Norris e George Russell. La Ferrari dello spagnolo era riuscita a mantenere un buon passo, allungando il primo stint rispetto agli avversari che montavano le gomme soft e costretti prima al pit stop. La strategia della doppia sosta però, si è rivelata deficitaria, soprattutto perché il secondo cambio gomme è arrivato troppo tardi rispetto ai suoi avversari.
Sainz critico nei confronti della strategia, ma non aveva altra scelta
Nel finale, poi, un’unica amara soddisfazione. Sainz, lanciato con gomme fresche, è riuscito a guadagnare la posizione su Sergio Perez, agguantando così la settima posizione. Il grande lavoro svolto durante il primo stint è stato così sacrificato con due pit-stop ritardati, o almeno così ha affermato Carlos Sainz nelle interviste post-gara. “Abbiamo fatto un primo stint rischioso, perché eravamo partiti con le hard e sicuramente questa gomma ci ha permesso di andare molto forte. Tutto il coraggio usato per prenderci questo rischio all’inizio ci è mancato poi per il resto per della gara. Alla fine abbiamo fatto due soste troppo tardi ed eravamo troppo indietro. Siamo andati sulla doppia sosta, mentre la strategia one stop con Russell è stata quella più corretta. Facile dirlo adesso come sempre. Mi sentivo bene con le Hard e anche nell’ultimo stint stavo andando molto forte. Però era troppo tardi”.
Un Sainz con un tono critico nei confronti della strategia attuata, ma, allo stesso tempo, anche rassegnato. Infatti, guardando a posteriori la gara, l’impressione è che la Ferrari numero 55 non potesse aspirare a soluzioni differenti. Russell si è trovato ad optare per la strategia ad unica sosta in quanto è partito con le soft, smarcando poi il cambio di mescola alla prima sosta con le hard. Sainz, al contrario, si è trovato nel secondo stint con le gomme gialle, le quali sicuramente non gli avrebbero consentito di terminare il gran premio senza più fermarsi. L’azzardo iniziale di partire con le hard, quindi, ha escluso altre possibili strategie al pilota spagnolo.