Sfugge ancora la vittoria a Lando Norris nel GP d’Ungheria. Il pilota inglese, dopo aver fatto siglare la Pole Position, è partito male ad inizio gara lasciandosi sfilare dal giovane compagno di squadra Oscar Piastri. Tensione poi nel finale con il team, che più volte è stato costretto a chiedergli di lasciare la prima posizione al pilota australiano. Alla fine, per Norris, un altro mesto secondo posto.
GP d’Ungheria: Norris contento per il risultato della squadra: “credo ancora nel campionato costruttori”
Ancora un’altra gara dalla duplice faccia per Lando Norris. Se da una parte il pilota inglese ha visto sfumare davanti a sé l’ennesima vittoria, dall’altra il team inglese ha raggiunto finalmente una soddisfacente doppietta. Inoltre, con la gara di oggi, Norris e Piastri hanno fatto segnare un statistica importante: era dal 2001 che due piloti di uno stesso team non raggiungevano la prima vittoria personale durante il corso della stessa stagione. All’epoca toccò a Juan Pablo Montoya e a Ralf Schumacher, entrambi piloti Williams. Norris, però, ha dimostrato di non essere ancora completamente pronto per combattere per il campionato piloti. Mancano ancora quella sicurezza e quella tenacia in grado di portarlo a tener duro nei momenti concitati delle gare. Momenti, che spesso lo vedono uscire sconfitto.
A nulla è poi servito l’atto di forza nell’ultimo stint del GP d’Ungheria. Infatti Norris, avvantaggiato dalla strategia, si è ritrovato all’uscita dai box davanti ad Oscar Piastri. Il team gli ha ordinato di cedere la posizione al momento che gli sarebbe apparso più opportuno. Norris ha quindi pensato di far suo strumento personale di rivalsa la poca chiarezza impartita al muretto box, cominciando a spremere al massimo la sua vettura fino a distanziare Piastri di quasi sei secondi. La McLaren ha peccato anche oggi nelle scelte delle strategie e nella gestione piloti. Infatti, chiamando ai box per primo Norris all’ultimo pit-stop, ha creato una tensione non necessaria. I due piloti hanno continuato a spingere sé stessi e le macchine al limite, rischiando di commettere degli errori e di perdere il gran risultato che alla fine è stato raggiunto.
Un Norris diplomatico nelle dichiarazioni post gara
Alla fine Norris ha voluto pensare alla squadra. Avrebbe potuto forzare la situazione a suo favore, anche tenendo conto della classifica piloti che non vede più Verstappen così irraggiungibile, se pur comunque lontano. Norris è da sempre alla McLaren, chissà se anche questo ha pesato nelle sue scelte e nelle sue parole. L’ultima doppietta della scuderia inglese risale al 2021, quando anche in quella occasione a Norris venne chiesto di non attaccare l’allora suo compagno di squadra Daniel Ricciardo. Lando obbedì e si accontentò del secondo posto. Un legame importante quello tra lui e la McLaren, fatto di un rispetto e di una fiducia reciproca che meglio ci lasciano intendere le parole di Norris a fine gara. “Giornata fantastica per il team e questo è l’aspetto principale. Sono felicissimo, è stato un percorso molto lungo che ci ha portato a raggiungere questo risultato per merito. È stata una gran bella gara da parte di tutti”.
Non una parola poi sull’ordine di scuderia che ha subito: “il team mi ha chiesto di farlo passare e io l’ho fatto. Basta”. Norris, nonostante la delusione per la vittoria mancata, non ha perso occasione per congratularsi con il compagno di squadra per la sua prima vittoria in Formula 1. “Oscar è partito bene e poi è riuscito a controllare la gare. Prima o poi avrebbe raggiunto questa vittoria e l’ha meritata. Credo ancora nel campionato costruttori. Abbiamo ottimi piloti e un team fantastico. La strada è ancora lunga, ma oggi è stata la nostra giornata. SPA può cambiare totalmente le gerarchie, vediamo. Noi continueremo a spingere e cercheremo di ripeterci”.