È appena iniziato il primo triple-header, ciò significa che la F1 questo fine settimana non si ferma. Si rimane in Europa, nel territorio dei campioni del mondo in carica. Siamo a Spielberg, per il GP d’Austria, scopriamo quindi i segreti del circuito, il Red Bull Ring.
GP d’Austria, si corre nel circuito della Red Bull
Il Red Bull Ring è un tracciato permanente situato nella regione di Spielberg bei Knittelfeld. Lungo 4318 metri, è il tracciato più corto del calendario. Presenta 10 curve e 3 zone DRS. La prima sul rettilineo principale, la seconda tra la 1 e la 3 e la terza tra la 3 e la 4. Fu teatro di moltissime modifiche negli anni, ma il circuito che conosciamo oggi nacque solo nel 1996 con il nome di A-1 Ring. In realtà, però, la prima gara di F1 sul vecchio tracciato chiamato Österreichring fu corsa nel 1970.
Dal 2018 ad oggi sul tracciato austriaco un pilota fra tutti si è sempre messo in mostra: Max Verstappen. È lui ad avere il maggior numero di vittorie qui con 4, seguito da Alain Prost con 3. Quelle di SuperMax si trattano solo delle uniche vittorie dei padroni di casa della Red Bull. Infatti, al primo posto troviamo appaiate con 6 vittorie Ferrari e McLaren. A livello di pole position, troviamo 5 piloti con lo stesso numero di primi posti in qualifica: Niki Lauda, René Arnoux, Nelson Piquet, Valtteri Bottas e Max Verstappen.
Il record assoluto appartiene a Valtteri Bottas (2020) in 1’02″939, mentre quello ufficiale a Carlos Sainz (2020) in 1’05″619.
Trazione fondamentale, occhio all’usura di gomme e freni
La caratteristica principale del Gran Premio d’Austria è che si corre in altura. Sulle macchine vedremo quindi molte feritoie aperte, in quanto l’aria è rarefatta ed il motore è più difficile da raffreddare.
Capire quale sarà l’assetto migliore non sarà facile, anche perché si tratta di un week-end con la Sprint Race. I meccanici si troveranno quindi a dover sfruttare al meglio l’unica sessione di libere. Storicamente, però, si è sempre optato per una configurazione da medio carico.
Qui i rettilinei fanno da padroni, quindi serviranno ottime velocità di punta. Ma se prendiamo sotto esame il secondo settore troviamo moltissime curve in appoggio dove la trazione è fondamentale. Occhio perciò anche all’usura delle gomme. Tre le frenate più impegnative, ovvero quelle alla fine dei vari tratti veloci (curva 1, 3 e 4). Si passa da ottava a terza marcia. Si tratterà dunque di un fine settimana molto impegnativo per le gomme, ma soprattutto per i freni.
McLaren e Red Bull per la vittoria, occhio a Ferrari
Da inizio anno, non è più così semplice fare pronostici. Se prima trovavamo un dominio netto di Verstappen, adesso tutti sono molto vicini. Senza dubbio, il campione del mondo in carica rimane il favorito per ciò che sta dimostrando. La macchina più forte sembra però la McLaren, che dovrà solo imparare a gestire meglio le situazioni delicate. Dopo due prestazioni sottotono da parte di Ferrari, il Red Bull Ring dovrebbe essere migliore per la Rossa. Il motore è ottimo, e sulla trazione la vettura di Maranello può dire la sua. Da capire se Mercedes continuerà il suo ottimo momento anche a Spielberg.
ARTICOLO DI FRANCESCO ORLANDO