Charles Leclerc coglie la sua quindicesima Pole position in carriera a Baku. Secondo Perez, che si lascia alle spalle, ancora una volta, il proprio compagno di squadra Max Verstappen che nel finale ha potuto approfittare di una scia. Con due punte contro una le Red Bull cercheranno di attaccare in gara. Sainz, quarto dovrà fare una gara in salita, rincorrendo i due tori scatenati.
Il re della Pole è Charles
Di 8 gare, 6 sono iniziate con il monegasco davanti al gruppo. Un giro perfetto a Baku, uno di quelli che Charles riesce a fare come nessuno in griglia. La differenza tra lui “e gli altri” sta nei 2 decimi ricavati nell’ultimo tentativo del Q3. Una vera e propria magia. Nel 2021 a Baku la Pole, sempre ad opera del monegasco è stata fatta in un tempo di 1:41.218. Quest’anno, con monoposto più pesanti e lente Charles la piazza in pole con il tempo di 1:41.359. Era questo lo scenario che stavamo vedendo anche a Monaco, dove tuttavia il gran giro di Charles, è stato interrotto da una bandiera rossa nel finale.
L’1-2 la Ferrari l’ha assaporato solo per un istante, nel finale di sessione. Tuttavia diversi errori di Sainz, nell’ultimo tentativo, lo hanno portato ad alzare il piede, sebbene la pole sembrasse alla sua portata. “Quando pensi di aver trovato il limite, cerchi di superarlo. E oggi ho provato a farlo ma ho sbagliato. Pensavo di poter essere in linea con quel limite, sto guidando meglio ma devo ancora capire cosa fare in Q3 per metterla in Pole quando serve” – queste le parole “a caldo” espresse da Sainz davanti ai microfoni di Sky Sport F1. Una fiducia che si sta ricostruendo, visti i tanti errori che lo hanno coinvolto negli ultimi Gran Premi.
Red Bull all’attacco
La Red Bull è lì, virtualmente a podio, ma ancora una volta con l’ordine dei piloti invertito. Sergio Perez da Barcellona ha acquisito più fiducia e i risultati iniziano ad arrivare, sebbene il primo pilota, formalmente, sia ancora Verstappen. Max ha meno confidenza del messicano su circuiti cittadini e, la vittoria di Checo a Monaco, così come la buona prestazione a Jeddah qualche mese fa, ne sono una riprova. Il team non ha alcun interesse adesso a preferire l’uno all’altro purché ci sia la possibilità di poter contare su entrambi per arrivare alla vittoria. L’importante però è che non si stuzzichino a vicenda. In gara possono ribaltare la situazione, sfruttando la velocità, e la superiorità numerica.
Bandiere e traffico: il mix letale di Baku
A Baku i muri si sfiorano, si baciano e ovviamente il minimo errore si paga. La prima bandiera delle qualifiche arriva con un primo contatto di Lance Stroll con le barriere nel Q1. Ripartito, a due minuti e mezzo dalla fine il pilota canadese dell’Aston Martin, macina pochi chilometri prima di sbattere nuovamente in curva 2, questa volta in maniera definitiva e con più danni. La bandiera rossa sul finale della sessione costringe tutti quelli dalla quinta-sesta posizione in poi a lanciarsi per migliorarsi e salvarsi. Ma il traffico lo impedisce. I primi a uscire di scena sono a sorpresa: entrambe le Haas – questa è la prima qualifica in cui nessuna vettura della scuderia entra almeno in Q2 – Stroll, incidentato, e le due Williams.
Nel Q2 il rischio di incorrere in bandiere gialle e rosse aumenta drasticamente in quanto i piloti si avvicinano pericolosamente al limite per provare a superarlo. Anche Vettel, come Stroll colpisce con il muso il muro a causa di un bloccaggio. Tuttavia il 4 volte campione del mondo, riesce a rimettersi in gara senza peggiorare ulteriormente la situazione, come ha invece fatto Stroll.
Una situazione borderline quella che ha coinvolto Lewis Hamilton e le due McLaren rimaste dietro lo scarico del 7 volte campione del mondo. Sia Norris che Ricciardo, entrambi esclusi nel Q2, sono stati limitati in parte dal passo lento di Hamilton che è stato anche ripreso dal team. Out anche le due Alfa Romeo, con Zhou che si piazza davanti al compagno di squadra, Valtteri Bottas.
La Top 10 a Baku
Ancora una volta in top 5 troviamo George Russell. Anche Hamilton riesce a mettersi vicino al compagno, con un 7° posto sebbene abbia sofferto e lamentato maggiormente i sobbalzi della macchina. Si mette tra le due Mercedes Pierre Gasly. Ottimo risultato anche per l’altra AlphaTauri, quella di Tsunoda che partirà dietro il compagno e le due frecce d’argento. Chiudono la top 10 Vettel e Alonso.
Gli eliminati nel Q2: Norris (McLaren) 11° – Ricciardo (McLaren) 12° – Ocon (Alpine) 13° – Zhou (Alfa Romeo) 14° – Bottas 15°
Gli eliminati nel Q1: Magnussen (Haas) 16° – Albon (Williams) 17° – Latifi (Williams) 18° – Stroll (Aston Martin) 19° – Schumacher 20°