L’ultima sessione di prove libere a Baku si chiude con il miglior tempo di Sergio Perez, che chiude in 1:43.170, a soli 70 millesimi da Charles Leclerc e circa 2 decimi da Max Verstappen. Sessione iniziata con 15 minuti di ritardo per permettere ai commissari di sistemare le barriere danneggiate dopo l’incidente nel corso della gara sprint di F2. Disputandosi allo stesso orario della gara le FP3 sono quelle più indicative per azzardare lo scenario di domenica. Fattore chiave delle qualifiche però saranno eventuali bandiere e il traffico in Q1.
Red Bull e Ferrari a sandwich
Perez, Leclerc, Verstappen e Sainz. Queste le prime due file ipotetiche, tutti racchiusi in 4 decimi con Leclerc e Perez separati da soli 70 millesimi. Lo scenario anche dopo le FP3 vede sempre due team spiccare sul gruppo: Red Bull e Ferrari. Le FP1 si erano chiuse con il miglior tempo di Sergio Perez, mentre le FP2 con quello di Leclerc, che ha potuto godere insieme al compagno di un’ala posteriore più scarica, non testata nella prima sessione di prove. Il team di Milton Keynes qui riesce ad ottenere la migliore efficienza, anche a DRS aperto.
Le FP3 portano la firma, ancora una volta di Perez. Il messicano lo scorso anno ha trovato qui la sua prima nonché unica vittoria nel 2021, primo anno in Red Bull. A sorpresa i due top team non hanno lavorato tanto sul passo gara, ma hanno preferito concentrarsi sul giro secco utilizzando le mescole più morbide, per tenere anche il vantaggio di treni di gomme nuove per domenica.
In casa Mercedes si lavora nelle FP3
Il Box numero 44 ha avuto un’intensa sessione di lavoro sulla sospensione posteriore. Il distacco di Lewis, 12°, rispetto ai primi è di circa 2 secondi. Un tempo molto alto considerando che il suo compagno di squadra, George Russell, 8°, si è messo a circa 1 secondo e 4 dalla vetta. Tanto per aggiungere un ulteriore handicap a Hamilton verso fine sessione è stata ridotta la potenza del motore, per preservarlo. Dall’altra parte del muro c’è invece Russell. Il giovane talento inglese, cresciuto nel “nido” Mercedes è quarto in campionato, e al momento non ha mai fatto peggio della Top 5. Nessuno è riuscito a eguagliare questo suo primato, e con una stagione così lunga, la sua prima in Mercedes come pilota ufficiale, la costanza è fondamentale.
Recuperare dove è possibile, e raccogliere il massimo. Questo è l’obiettivo della Mercedes che spera di riuscire a tornare almeno alla buona condizione manifestata a Barcellona. Il porpoising è tornato a farsi sentire un po’ per tutti anche se la Mercedes ne soffre di più.
Centro gruppo compatto
Collezionano il 5° e il 6° posto in classifica Lando Norris e Daniel Ricciardo, in ripresa dopo un inizio difficile nella prima giornata di prove. Il centro gruppo si fa interessante. Fino al 16° posto il gap è di circa 5 decimi. Tuttavia il distacco dai primi 4 è importante e sarà difficile che qualcuno tra questi si insinui per lottare per il podio.
Subito dietro i due piloti della McLaren troviamo Pierre Gasly, 7°, a bordo dell’AlphaTauri, anche lui arrivato a podio lo scorso anno a Baku. La scuderia di Faenza ha utilizzato l’ultima sessione per provare il passo gara, soprattutto con gomma hard. Si posiziona invece 16° Tsunoda. In top 10 entrano anche Esteban Ocon, 9° e Sebastian Vettel 10°, che qui non ha mai fatto peggio del 4° posto in gara. Questa volta il francese dell’Alpine ha avuto meglio del compagno di squadra, Fernando Alonso, arrivato 11° dopo l’ottima prestazione di ieri. Stroll, invece, si piazza subito dietro lo spagnolo e Hamilton.
Sessione più difficile per Valtteri Bottas, che si piazza solo 19° a fronte del compagno di squadra, Zhou, 14°. Problemi sull’Alfa Romeo del finlandese ex Mercedes che non riusciva a ripartire dopo un lungo. In un altro tentativo lanciato ha invece trovato una Alpine ad ostacolarlo nella zona del castello. Tra errori e traffico Valtteri non è riuscito a completare il lavoro sulla sua C42.
Deludono ancora le Haas: Magnussen si piazza 15° mentre Schumacher 18°. Per passare il Q1 servirà un grande sforzo. Williams invece si candida per le ultime posizioni. Latifi chiude 20° e Albon 17°.