Audi e Alpine si trovano entrambe in situazioni tumultuose a causa di politiche interne che minano la stabilità e l’efficacia dei loro programmi di Formula 1. Per Carlos Sainz, queste incertezze rappresentano un rischio significativo per il suo futuro in F1, rendendo la sua scelta un delicato equilibrio tra potenziale di successo e stabilità organizzativa. La recente analisi di Joe Saward, giornalista inglese di grande esperienza nel mondo del motorsport, indica che tanto Alpine quanto Audi sono a rischio implosione a causa delle politiche interne dei costruttori. Una situazione così critica da far tentennare non solo il principale obiettivo per Audi sul mercato piloti ovvero Carlos Sainz ma persino Andreas Seidl, arrivato dalla McLaren a fine 2022 per ricoprire il ruolo di CEO di Sauber Motorsport.
Audi: difficoltà e scontri politici
“Audi è in difficoltà per vari motivi. Uno è che ha rilevato la Sauber, che è stata in forte difficoltà negli ultimi due anni, e un altro è perché stanno arrivando dirigenti nuovi di zecca e si aspettano di fare tutto e che sono ai massimi livelli della politica aziendale della Volkswagen,” spiega Saward. Oliver Hoffman, attualmente al comando, è stato praticamente espulso dal consiglio di amministrazione dell’Audi e gettato nel programma di Formula 1, suggerendo che la sua presenza non sia considerata essenziale e potrebbe non durare a lungo.
Saward continua: “Hoffman è un uomo di azienda, non un uomo di corse, quindi coinvolge persone che conosce dal mondo aziendale, il che non aiuta i membri della squadra corse che sanno cosa stanno facendo. Questi manager, come accaduto alla Alpine Renault, arrivano pensando di conoscere tutte le risposte e incasinano tutto.” La permanenza di Andrea Seidl al vertice del programma sembra quindi incerta e dipenderà dal prevalere di una visione aziendale o sportiva.
Un progetto non molto invitante per Carlos Sainz
Carlos Sainz si trova a un bivio per quanto riguarda il suo futuro in F1 oltre il 2024. La scelta è tra Audi o Williams. Scegliere tra l’uno o l’altro progetto implica dei rischi, e soprattutto tanto tempo per arrivare al vertice. Rispetto però alla Williams, Audi sembra più in difficoltà anche per via degli attriti interni che potrebbero rallentare ulteriormente le cose.
“La mia sensazione è che l’Audi arriverà e sarà essenzialmente più o meno la stessa infrastruttura della Sauber – spiega in conclusione Saward. Avranno più soldi e tutte le novità di cui hanno bisogno, ma molti dei vecchi membri del reparto Audi Motor Sport sono andati altrove o in pensione, quindi ci sono molti punti interrogativi. E se sei un pilota con una carriera limitata davanti a te, guarderai quei punti interrogativi e penserai che non puoi stare lì per sei anni prima che vincano qualcosa.”
L’incertezza politica e la mancanza di una struttura stabile e collaudata rendono il progetto Audi meno appetibile per un pilota in cerca di vittorie a breve termine.
Anche Alpine nel caos più totale
La situazione non è migliore per Alpine. Saward ha dato il suo punto di vista anche sulla situazione politica del team francese che rischia di dover abbandonare la produzione di Power Unit e di diventare un team clienti. “Ad Enstone, hanno spazzato via quasi tutte le persone valide, un’intera generazione di persone che sanno dai vecchi tempi come vincere. Recentemente si sono sbarazzati di Rob White, che ha fatto lavorare insieme Enstone e Viry vincendo due campionati nel 2005 e 2006″ ha spiegato Saward.
La fuga di Esteban Ocon, destinato a spostarsi in un team di fascia più bassa ovvero la Haas la dice lunga sui problemi di Alpine. Il team francese secondo Saward paga il fatto di aver apportato cambiamenti drastici senza prove concrete che le nuove persone possano essere all’altezza. “I costruttori che arrivano in F1 pensano di conoscere tutte le risposte, e quando si accorgono di non conoscere le risposte assumono qualcuno che le conosce e questa gente dice loro che ci vorrà tanto tempo ed i costruttori non ci credono. Esattamente quello che ha fatto Otmar Szafnauer. Ha detto loro che avrebbero dovuto fare questo quello e l’altro ed il team è anche andato bene (vincendo un GP con Ocon) ma lo hanno buttato fuori perché ci stava mettendo troppo tempo.”
“Capisco che se sei il capo di una grande azienda automobilistica hai altre cose di cui preoccuparti come i costruttori cinesi che stanno per entrare nel mercato dell’auto e ucciderti o il governo francese che ti vuole fondere con Peugeot. Ma devi passare un po’ più di tempo a pensare alla Formula 1 non solo a decidere in una frazione di secondo cosa pensi sia meglio fare.”
Fonte dichiarazioni: FormulaPassion