Non c’è alcun dubbio, la Scuderia sta risalendo la china con determinazione, rispettando la promessa fatta ai tifosi di voler tornare a lottare per le posizioni che contano. La rossa esce da Monaco con qualche certezza in più. In primis la sicurezza di avere una delle coppie di piloti più solide, con uno di questi, Charles Leclerc, forte di aver sconfitto la maledizione che più lo ha azzoppato in questi anni. La strada per riuscire ad avere la meglio sull’asse Red Bull-McLaren è impervia, ma se l’operato del team principal continuerà su questa linea è indubbio che a Maranello ci si toglierà qualche soddisfazione. Vasseur subito dopo il weekend di Monaco si è espresso sulla situazione ai microfoni di vari media incluso Sky, di seguito le sue parole sugli obiettivi per le prossime gare e il piano degli aggiornamenti Ferrari.
Il duro lavoro per cavalcare l’onda
La stagione della Ferrari è cominciata bene, e la costanza dei risultati ne è testimone. Dopo 8 gare le vittorie sono due, e la distanza dal primo posto nella classifica costruttori ammonta ad appena 24 punti. Certo, il mondiale è lungo, ma con un Perez in difficoltà ed una McLaren vicina non è vietato sognare. Il modo in cui il team lavora è decisamente cambiato rispetto al passato, e non serve essere dentro al box per scoprirlo. Le debacle strategiche sono diventare rarissime, e la comunicazione tra i piloti e il muretto pare molto più sicura.
L’impressione è che la squadra stia riuscendo a capitalizzare il trend positivo, pur stando coi piedi per terra. Forse è proprio questo che è mancato alla gestione Binotto: la capacità di tenere a freno l’entusiasmo. Se c’è qualcuno a cui dare meriti, quello è Fred Vasseur, che mettendo un mattone dopo l’altro – anche grazie all’apertura dei rubinetti da parte di John Elkann – sta costruendo una squadra in grado di poter guardare al lungo periodo con fiducia, e non più con angoscia.
Un risultato di squadra
“Tutti in azienda giocano un ruolo – dice Vasseur. La performance arriva da tutti in termini di produzione, qualità. Ogni membro del team è un elemento distintivo della performance. Ho detto loro che i risultati sono anche i loro, quando questi non sono buoni e quando questi sono vincenti. la vittoria è il risultato del loro lavoro e sono artefici di questo successo più di tutti”.
Elkann era ovviamente presente a Monaco, e Vasseur ha sottolineato il fatto di condividere lo stesso punto di vista e gli stessi obiettivi con il presidente e con l’intera azienda. “Elkann era sul podio, molto più che felice, molto entusiasta della situazione – ha detto Vasseur. Ha dato un feedback molto positivo: tutti eravamo contenti. L’obiettivo è chiaro: per me è più una questione di approccio che di fissare un obiettivo come essere P1, P4, P6 o altro. L’obiettivo per me è migliorare in ogni singola area, sulla strategia, sul pit-stop, nel box, sullo sviluppo, sulla produzione delle singole aree, dobbiamo spingere un po’ di più in gara e il mindset è uno, poi i risultati arriveranno. L’obiettivo è vedere questo tipo di mentalità e dinamicità. Non è che voglio nascondere qualcosa: è davvero il mio modo di pensare e quello di tutti nell’azienda. Poi i risultati arriveranno”.
Le parole di Vasseur sulla lotta al mondiale
La vittoria di Charles Leclerc a Monaco ha non solo risanato il conto del monegasco con la sua gara di casa ma ha anche confermato una maggior vulnerabilità della RB20, soprattutto sui cordoli. Miami, Imola, Monaco. In queste ultime tre gare della stagione la musica sembrerebbe cambiata. Red Bull non sembra così imbattibile come tutti professavano a inizio stagione e questo è merito soprattutto della crescita degli altri due team che, con gli aggiornamenti si sono riportati a pochissimi decimi di distacco dalla Red Bull, ovvero McLaren e Ferrari. In tanti hanno definito Monaco il turning point della stagione. Ovvero il punto di svolta, soprattutto in ottica mondiale costruttori. Tuttavia Vasseur crede che la stagione sia ancora lunga e preferisce lasciare da parte, per ora i discorsi sul Mondiale Costruttori. Titolo che a Maranello manca dal 2008.
“Sarebbe un errore pensare troppo al futuro a lungo termine. Abbiamo un campionato davvero entusiasmante con alcuni team che si danno battaglia e con 5/6 piloti che lottano per la pole position. Sappiamo che da un GP all’altro puoi passare da P1 a P6. Come è successo a Verstappen lo scorso weekend. Strategicamente parlando credo sia un errore pensare alla fine del campionato. Dobbiamo restare concentrati e pensare alla prossima gara in Canada, agli aggiornamenti – puntualizza il team principal Ferrari Vasseur – ad ottenere il meglio da ciò che abbiamo e fare un buon lavoro. Alla fine vedremo come andrà. Preferisco concentrarmi sul Canada”.
“Credo però che la vittoria di Monaco possa aiutare Charles ad avere più fiducia in sé stesso. perché stava aspettando la vittoria a Monaco da tanti anni e ha passato un anno e mezzo senza vincere una gara. Non so se sarà un turning point, ma è un grande passo avanti. Adesso non dobbiamo cambiare l’approccio perché abbiamo ottenuto dei buoni risultati a Melbourne e a Monaco. Voglio che tutti remino nella stessa direzione perché anche se stiamo ottenendo buoni risultati non vuol dire che saremo campioni del mondo.”
Cosa è cambiato in Ferrari, gli insegnamenti della scorsa stagione
Frederic Vasseur è al suo secondo anno in Ferrari. Tuttavia, questa è la prima vera occasione che il team principal ha per far vedere i cambiamenti rispetto agli anni passati. Il primo anno in cui si iniziano a vedere i frutti di un lavoro iniziato la passata stagione. La Ferrari ha infatti ragionato sui propri limiti, e uno di questi riguardava il fatto di avere una macchina puntata soprattutto per le qualifiche. Il trend però quest’anno si è invertito.
“Siamo molto più concentrati sulla preparazione della gara e anche nel fare lunghi stint durante le FP1 siamo molto più concentrati dall’inizio sull’approccio del GP. Ovviamente questo può andare a scapito della preparazione della qualifica e abbiamo cambiato un po’ il focus per dedicarci più alla gara, ma non è un cambiamento di mentalità, bensì un cambiamento dovuto alle conseguenze dei rapporti dell’anno scorso”.
Vasseur e gli aggiornamenti futuri in Ferrari
Una delle tematiche sollevate dai media e riprese da Vasseur riguarda i prossimi aggiornamenti in casa Ferrari, ricordando che il team ha introdotto le prime novità a Imola. Gli aggiornamenti di Imola erano già programmati dalla Ferrari, che ora dovrà fare lo step successivo, come dice Vasseur. “Abbiamo portato l’ultimo pacchetto la settimana scorsa. È troppo presto per parlare dei futuri aggiornamenti. Sicuramente ci stiamo lavorando e li porteremo il più presto possibile, però dobbiamo farlo per una buona ragione e lo stiamo facendo passo dopo passo. Non so se sarà prima o dopo l’Inghilterra, ma sarà presto. Ci proviamo”.
“Con il budget cap bisogna trovare un equilibrio. Gli sviluppi si portano quando c’è qualcosa da portare. Le prestazioni stanno convergendo, per cui il ritmo di sviluppo è molto più lento. Ogni volta che si porta uno sviluppo i guadagni sono inferiori a quelli di due anni fa. Inoltre, le conseguenze di ogni aggiornamento sulla messa a punto stanno acquistando sempre più importanza. L’arrivo di parti nuove dipende anche dalla sequenza di gare. Negli eventi Sprint ad esempio è difficile lavorare sull’assetto in una sola sessione di prove. Gli aggiornamenti non dipendono solo dalla produzione, ma anche dalle caratteristiche delle piste e questo detta il ritmo di sviluppo. Noi comunque stiamo lavorando in galleria del vento e non appena ci sarà un guadagno importante lo porteremo il prima possibile in pista”.
La stagione di Sainz e il debutto di Bozzi come ingegnere di pista
Nonostante la partenza a fine anno Carlos Sainz si sta impegnando per concludere al meglio la sua avventura in Ferrari. Un impegno che Frederic Vasseur ammira e apprezza. “Carlos ha la stessa mentalità di quando abbiamo presentato la macchina a febbraio. È consapevole della situazione. La sua prima reazione a febbraio fu quella di dirmi di spingere insieme fino all’ultima curva dell’ultima gara. È un grande professionista ed è pienamente dedito alla causa”.
Non sono mancati anche gli elogi a Brian Bozzi, che da un giorno all’altro, precisamente dal GP di Imola si è ritrovato a dover ricoprire un nuovo ruolo importante, e sotto gli occhi di tutti ovvero l’ingegnere di pista di Charles Leclerc. Bozzi non ha nascosto l’emozione nel veder vincere finalmente Charles. Tra i due sembra esserci un’ottima intesa, cosa che si nota subito ascoltando i team radio.“È stato autore di due weekend senza errori e a Monaco in gara è stato molto diretto con Charles. Monte Carlo non era facile da gestire. I piloti chiedevano di spingere e bisognava tenerli a freno. Sul piano tecnico la collaborazione con Leclerc è ottima, ma si conoscono da anni”.
Fonte dichiarazioni: Sky Sport F1, FormulaPassion