Dopo un’altra settimana di pausa, la Formula 1 torna a correre. Sarà la prima tappa europea della stagione, e non sarà una tappa qualunque. Ci troviamo infatti in Italia, ad Imola, scopriamo quindi assieme uno dei circuiti più iconici del mondo.
Imola nel segno di Ferrari e Schumacher, ma soprattutto di Ayrton
Il circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola è un tracciato permanente situato nel comune di Imola, in Emilia Romagna. Si estende per 4909 metri, presenta 19 curve ed una sola zona DRS sul rettilineo principale. Inaugurata nel 1953, la pista ha ospitato la massima categoria del motorsport dal 1980 fino al 2006, per poi rientrare in calendario nel 2020. Oltre ad essere uno dei circuiti meglio riusciti del calendario, è iconico per vicende non tanto felici. Nel week-end del 1994 persero la vita due corridori: Roland Ratzenberger ed Ayrton Senna. Il primo durante le prove libere, il secondo all’ottavo giro, andando a sbattere all’uscita del Tamburello dopo un malfunzionamento del piantone dello sterzo.
Sul suolo italiano, il brasiliano aveva vinto 3 volte, ma il più vincente ad Imola è Michael Schumacher con 7, seguito da Senna e Prost. Fra le scuderie, Ferrari e Williams svettano con 8, seguite da McLaren con 6. Parlando di pole position, in testa alla classifica vediamo ancora Senna con 8 (di cui 7 di fila fra il 1985 ed il 1991). Il record assoluto della pista appartiene a Valtteri Bottas (2020) in 1’13”609, mentre quello ufficiale a Lewis Hamilton (2020) in 1’15”484.
Occhio all’usura ad Imola. Ali cariche per tutti
Il tracciato italiano si caratterizza principalmente di curve. La quasi totalità si affrontano in terza o quarta marcia, mentre la Piratella e la prima delle Acque Minerali sono ad alta velocità. L’unico vero e proprio rettilineo è quello del traguardo, dove si avrà anche la possibilità di aprire l’ala mobile. Tutto questo, unito ad un asfalto abrasivo e a delle vie di fuga dove è stata aumentata la ghiaia, rendono il tracciato un “killer di gomme”. Occhio perciò all’usura degli pneumatici, che potrebbero rovinarsi così tanto da generare graining. Questo si forma quando la gomma si surriscalda e, con una buona gestione, potrebbe anche ripulirsi. Altrimenti può essere determinante ai fini delle prestazioni della vettura, in quanto riduce il grip.
Fondamentale sarà anche il setup. I team sembrano essersi presentati con delle ali da medio-alto carico. Le scuderie hanno quindi deciso di rinunciare alla velocità massima per dare spazio ad un maggior carico aerodinamico. Inoltre, un’ala più carica può aiutare a diminuire l’usura degli pneumatici.
Max favorito? Sì, ma McLaren e Ferrari sono lì
È il momento dei pronostici. Da metà 2022 ad oggi, il favorito sarebbe stato uno solo: Max Verstappen. Per questo week-end, l’olandese rimane quello più propenso alla vittoria del gran premio. Sono però da tenere d’occhio sia Ferrari che McLaren. La Rossa porterà un grande pacchetto di aggiornamenti sul suolo di casa, e non vorrà sicuramente sfigurare davanti ai Tifosi. La scuderia inglese, invece, ha già mostrato le sue migliorie a Miami, e in Italia anche Oscar Piastri avrà a disposizione tutti gli update. Se si rivelasse una gara come quella americana, potremmo vedere una corsa a tre per vincere.
ARTICOLO DI FRANCESCO ORLANDO