Le penalità ricevute durante il weekend del Gran Premio di Miami, sesto appuntamento della stagione hanno messo a serio pericolo Kevin Magnussen, rimasto con solo 2 punti sulla licenza. La situazione del danese è davvero critica dato che ben 10 punti su 12 se ne sono andati in appena 6 gare. Magnussen è quindi a un passo dalla squalifica ma non è l’unico pilota a rischio. La situazione secondo alcuni piloti, in questo caso Perez e Sargeant sarebbe diventata insostenibile, tanto da chiedere una revisione del sistema di punti di penalità.
Il sistema di punteggio per le penalità è stato oggetto di dibattito tra i piloti. Il sistema, introdotto per moderare comportamenti eccessivamente aggressivi o ripetitivi errori in pista, prevede che i piloti possano accumulare fino a un massimo di dodici punti di penalità in un periodo di dodici mesi, superati i quali viene applicata la squalifica. Un metodo per imporre una certa disciplina, ma che spesso è stato criticato. La questione si ripropone ciclicamente. Nel 2024 è tornata in primo piano dopo lo scorso weekend di gara, a Miami. Kevin Magnussen in questa occasione ha infatti raggiunto 10 punti di penalità, avvicinandosi pericolosamente alla soglia dei 12 che comporterebbe la squalifica per una gara.
Punti di penalità e licenza, Perez e Sargeant si schierano contro il sistema
Recentemente sull’argomento si sono espressi Logan Sargeant e Sergio Perez. Entrambi hanno messo in discussione l’efficacia e la giustizia del meccanismo attuale. In particolare Sargeant ha portato in causa l’assegnazione della penalità in Cina per aver superato Hulkenberg in regime di Safety Car. Sargeant, ritenuto colpevole di una minima infrazione, ha descritto la situazione come particolarmente frustrante, soprattutto a causa della difficoltà di giudicare la propria posizione relativa in pista senza un chiaro feedback dal team, che a sua volta ha avuto problemi nel reperire le immagini necessarie per valutare la situazione. In risposta a Motorsport.com, Sargeant ha espresso le sue perplessità riguardo al sistema attuale:
“La penalità è una cosa. Ricevere punti di penalità per quello che è stato, è stato un po’ uno scherzo. Credo che nel corso del fine settimana accadano cose ben peggiori per le quali si viene semplicemente rimproverati. In qualifica mi è capitato che qualcuno rallentasse davanti a me, facesse quasi un incidente e non succedesse nulla in termini di sanzione. Ma poi quando taglio la linea della SC nello stesso momento di un altro, senza nemmeno poterlo vedere, ti becchi due punti di penalità e penso che non sia una bella direzione da prendere.”
Anche Sergio Perez, pilota Red Bull, si è espresso in maniera critica, evidenziando come l’attuale sistema di penalità possa avere un impatto significativo, soprattutto con un calendario gare sempre più denso:
“Penso che già le penalità, a volte, abbiano conseguenze importanti. Ma aggiungere dei punti di penalità, e dato che ora abbiamo più gare, è qualcosa che sicuramente dovrebbe essere preso in considerazione e rivisto. Ogni incidente, se si vedono tutti i punti che ogni pilota riceve, ci sono molti punti che probabilmente sono oltre il limite, ma la regola è quella. Ma speriamo che in futuro si possa rivedere la questione.”
Fonte dichiarazioni: Motorsport.com