Si vociferava di un suo possibile ritorno in F1, ma lui ha scelto di sorprendere tutti. È di ieri infatti l’annuncio che Sebastian Vettel, in occasione del Gran Premio dell’Emilia Romagna che si terrà a Imola, il 19 Maggio guiderà la McLaren MP4/8 di Ayrton Senna.
Parte degli appuntamenti volti a ricordare i 30 anni dalla sua morte, la monoposto iconica tornerà a sfrecciare e ci farà sentire il rombo del suo motore Ford proprio lì dove il brasiliano è stato portato via da questo mondo.
MP4/8: icona
L’eredità di Senna continua a vivere, così come il modo in cui ha abbagliato la F1. Lo vediamo nelle parole di stima e rispetto di chi l’ha conosciuto e ammirato, anche chi ne ha solo sentito parlare e ha potuto vedere le sue magie solo dagli archivi di tv e F1.
Lo vediamo negli occhi lucidi di Sebastian Vettel nel video pubblicato su instagram: basta il pensiero per far nascere emozioni. Perché guidare la MP4/8 è un privilegio, un onore.
Il tedesco prenderà il volante della vettura con cui McLaren ha disputato il campionato del 1993, l’ultimo di Senna prima di passare in Williams la stagione successiva. Ayrton chiuse quell’anno secondo alle spalle di Prost, ma alcuni suoi successi sono entrati nella storia. Su tutti, la vittoria a Donington con quel giro sotto la pioggia. The lap of gods, perché certi capolavori sono tendenti allo straordinario, al divino.
Non sarà la prima volta per Seb alla guida della MP4/8. L’aveva già fatto lo scorso anno a Goodwood, ma questa volta a Imola le emozioni saranno sicuramente diverse. 20 minuti intensi a tu per tu con Ayrton.
“Ayrton Senna non era solo un pilota che stimavo molto perché era uno dei migliori piloti della storia, ma anche un uomo di grande compassione“, ha detto Vettel. “Sono passati 30 anni dal suo incidente e vorrei rendere omaggio ad Ayrton“.
Un tuffo nel passato attendendo il suo futuro
Tra campioni con animo sensibile come loro due ci si intende. Vettel si dimostra sempre essere un grande appassionato, rispettoso dei colleghi e della storia di questo sport. Non c’è da stupirsi quindi se trova “attraente” l’idea di un possibile ritorno nella F1 che ha lasciato nel 2022.
Intanto, dopo aver effettuato un test Endurance con Porsche, in attesa di rivelare il suo futuro – qualunque esso sia – il tedesco ci riporta indietro nel tempo per rendere omaggio a una leggenda.