Secondo quanto riporta la BBC l’annuncio dell’addio di Adrian Newey alla Red Bull, originariamente previsto per ieri, non verrà comunicato prima del 2 maggio. Questa decisione sarebbe stata presa dalla F1, per dare il giusto spazio alla commemorazione del 30° anniversario del tragico weekend di Imola del 1994, segnato dalle perdite di Roland Ratzenberger e di Ayrton Senna, scomparsi a distanza di un giorno l’uno dall’altro. All’addio corrisponderebbe anche la firma con Ferrari, notizia rilanciata dalla Gazzetta dello Sport che riporta di un viaggio piuttosto sospetto del team principal della Rossa, Frederic Vasseur, sbarcato a Londra per discutere con Newey.
Il principale ostacolo riguarda soprattutto il periodo di gardening e i vincoli per il super progettista. Vincoli che lo stesso Newey avrebbe cercato di evitare con delle lunghe trattative.
L’addio di Newey
La notizia dell’addio imminente era stata anticipata da F1 Insider e confermata da altre fonti autorevoli nel settore. Tuttavia, nonostante l’attesa non è arrivata alcuna comunicazione. Un ritardo che sarebbe dovuto ad una richiesta da parte di F1, per non distogliere l’attenzione dai tragici eventi del 1994 a Imola, che hanno cambiato per sempre la storia di questo sport, e di due piloti.
L’addio di Newey non sarebbe arrivato come un fulmine a ciel sereno. Secondo quanto riporta la BBC, Newey avrebbe trattato a lungo per terminare anticipatamente il suo contratto con la scuderia. Lasciandosi alle spalle una lunga e fruttuosa collaborazione. Il tutto per potersi unire a un’altra squadra già all’inizio del 2025. Libero da vincoli contrattuali che altrimenti lo avrebbero legato alla Red Bull fino al termine del 2025. Con un’ulteriore clausola di non concorrenza valida per il 2026.
Crisi Interna
L’annuncio ufficiale dell’addio a Red Bull e del suo futuro team è atteso quindi non prima del 2 maggio, in concomitanza con il weekend di gara a Miami, dove Newey sarà presente nel paddock.
Alla base di questo addio ci sarebbero i rapporti sempre più complessi, tra Christian Horner e Adrian Newey. La situazione sarebbe poi precipitata con le accuse di molestie sessuali mosse da una dipendente nei confronti di Horner, che egli ha sempre negato. Sebbene sia stato scagionato da un’indagine interna, il caso ha riacceso una lotta di potere interna che coinvolge anche Helmut Marko e gli azionisti di minoranza della Red Bull. Questo clima di tensione e incertezza, oltre alla posizione sempre più marginale riservata a Newey, potrebbe avere influenzato la decisione di cercare nuove opportunità, chiudendo definitivamente questo lungo capitolo.
Quale futuro attende Newey?
Con il 2026 alle porte e nuovi regolamenti tecnici in arrivo, Newey potrebbe essere una risorsa preziosa per qualsiasi team che riesca ad assicurarselo. Tra i papabili ci sono Ferrari, Aston Martin e, nonostante le dichiarazioni di disinteresse di Toto Wolff, non si può escludere completamente nemmeno la Mercedes. La Ferrari, in particolare, ha mostrato un interesse persistente nel corso degli anni, e sembra essere in vantaggio nella corsa per ottenere la sua firma.
Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, “Ad attendere Newey c’è la Ferrari, che ha vinto l’ultimo Mondiale piloti nel 2007 con Kimi Raikkonen, come dire una missione. Ieri Fred Vasseur, il team principal della rossa, non ha viaggiato con la squadra verso Miami, dove si gareggia domenica. È invece volato a Londra. Motivo? Incontrare in serata lo stesso Newey, forse per concludere l’accordo di cui si sussurra da tempo, che porterà il genio inglese a Maranello dalla prossima stagione. Probabile che l’annuncio della firma venga dato dopo il GP. Il progettista potrà lavorare subito sulla vettura 2026, senza vincoli legati al gardening, risultando fondamentale con le proprie idee per interpretare al meglio il nuovo regolamento tecnico che entrerà in vigore. Un aspetto in cui è sempre stato maestro.”
Così dopo Hamilton, Vasseur avrebbe preparato l’ennesimo colpo di mercato che si sposa con le ambizioni della Ferrari, vogliosa di ritrovare il titolo piloti che manca dal 2007 con Raikkonen. O quello costruttori che manca dal 2008.