In Cina si è appena disputato il primo dei sei weekend Sprint previsti in calendario. Un calendario fitto, con ben 24 appuntamenti. A Stefano Domenicali va riconosciuto il merito di aver messo su il calendario più lungo nella storia della F1, nonostante le difficoltà e soprattutto i pareri contrastanti sulla questione. Anche nel 2025, pubblicato una settimana fa, avremo 24 gare – senza però conoscere gli appuntamenti Sprint. Domenicali ha più volte espresso il desiderio di arrivare fino alle 30 gare in calendario, vista l’espansione della categoria. Tuttavia, si è dovuto accontentare con 24 gare, numero massimo concesso dal Patto della Concordia.
I problemi d un calendario così fitto
Le Sprint non sono state accolte positivamente da tutti. In particolare contro il format della gara al sabato si è schierato Max Verstappen. Il campione in carica non sopporta lo show costruito attorno alle gare, e questo include anche la Sprint, che costringe i team ad un lavoro più difficile, avendo a disposizione solo una sessione di prove libere per mettere a punto il weekend. Da quest’anno è stata introdotta una novità ovvero la riapertura del parco chiuso tra Sprint e qualifiche per la gara della domenica. Questa modifica ha contribuito a rendere “Un pochino meglio” il format secondo Verstappen, che tuttavia rimane critico sul fatto che il calendario sia troppo lungo. Anche Lando Norris ha espresso i propri dubbi sul weekend Sprint rimarcando il fatto che il problema principale riguarda la sostenibilità di un calendario così fitto per meccanici e ingegneri.
La dura risposta di Domenicali: “Non è obbligatorio correre in F1”
Sulla questione è però tornato a farsi sentire Stefano Domenicali, CEO di F1. Domenicali a Sky Sport UK ha ribadito la sua idea sul calendario, difendendo a denti stretti il numero dei 24 appuntamenti, confermati anche per il 2025. “24 è una cifra ottimale. Io parlo con i piloti e non è obbligatorio correre in Formula 1. Voglio dire, è una questione di rispetto per i tifosi. Vogliono vederli correre e noi abbiamo una responsabilità nei confronti di fan, partner, promotori e sport. La magia di questo sport sta nel fatto che abbiamo bisogno di eroi che si divertono e sono sicuro che sia così. E l’annuncio anticipato del calendario è stato fatto per permettere a tutti di prepararsi in largo anticipo e stiamo gradualmente regionalizzando il calendario”.
Fonte dichiarazioni: FormulaPassion