Fernando Alonso lo scorso weekend di gara a Melbourne è stato penalizzato per guida pericolosa, dopo che George Russell, nel tentativo di superarlo, ha perso il controllo della W15 finendo a muro. Fernando ha subito cercato di giustificarsi dicendo di essersi solo difeso ma i commissari non hanno voluto sentir ragione impugnando la telemetria dello spagnolo per ricostruire l’accaduto. La penalità di 20″ arrivata nel post gara ha diviso il paddock. Alcuni piloti come Lando Norris hanno dato ragione a Fernando Alonso, sostenendo che Russell avesse avuto il tempo necessario per reagire. Altri piloti come Charles Leclerc hanno invece preso la parte di Russell, al grido di una maggior sicurezza. Alla vigilia del weekend di Suzuka la diatriba Alonso-Russell è proseguita. I due si sono ritrovati nuovamente impegnati in una lotta molto serrata, che ancora una volta ha visto Fernando difendere la propria posizione.
Fernando Alonso a Suzuka un’altra difesa tattica
Come in Australia anche a Suzuka Fernando ha cercato in tutti i modi di preservare la propria posizione. Questa volta però in modo da manuale, intelligente e soprattutto pulita. Lo spagnolo infatti ha cercato di sfruttare a proprio favore la presenza di Piastri, dandogli il DRS per difendersi dall’attacco di Russell. Una difesa più che legittima, che è stata apprezzata anche dallo stesso George divertito al confronto con Fernando. Entrambi nella difesa sono due ossi duri. “Fernando che fa i giochetti, questa è una novità per me. È stato intelligente da Fernando e non mi aspettavo niente di meno. Quindi sì, fa parte delle corse”.
Fernando ai microfoni dei media ha giustificato così la sua mossa, aprendo nuovamente la polemica con la FIA: “Non so cosa dire dopo l’Australia. Potrebbero squalificarmi per il resto del campionato? È chiaro che avere Piastri alle spalle era un modo per difendermi da Russell. È quello che ha fatto Carlos Sainz a Singapore, dando il DRS al secondo posto per proteggersi dal terzo. E’ una cosa normale. Lo facciamo in ogni gara”.
Alonso a Suzuka è riuscito quindi a preservare la sesta posizione tagliando il traguardo davanti a George Russell e alla McLaren di Oscar Piastri. Se questa volta Alonso non ha avuto problemi sulla sua difesa non si può dire lo stesso di Russell e Piastri che sono stati chiamati dai commissari – per la seconda volta nel weekend – per parlare dell’attacco e della difesa negli ultimi giri del Gran Premio. In questo caso ad attaccare era stato sempre Russell, con Piastri finito largo per evitare il contatto. L’australiano ha tenuto la posizione, non cedendola a Russell che però lo ha superato in pista qualche tornata dopo. Nessuno dei due è stato sanzionato.