Dopo l’Australia si torna alla sveglia anticipata, la Formula 1 è sbarcata in Asia con un doppio appuntamento Giappone-Cina che ci darà ulteriori prove sui valori in pista. Veniamo da un weekend atipico. In Australia a dominare non è stata la Red Bull bensì la Ferrari che ha massimizzato il risultato cogliendo le opportunità date dai problemi che hanno fermato Max Verstappen e Sergio Perez. A Suzuka la situazione dovrebbe nuovamente cambiare in favore degli austriaci. Il circuito giapponese è un banco di prova importante per piloti e monoposto come pochi altri in calendario. Ognuno di loro cercherà di prendere confidenza con il veloce circuito per capire i propri punti di forza e le debolezze nelle tre sessioni di prove libere. Vediamo cosa ci dicono le Prove Libere 1 a Suzuka.
In questa prima sessione la prima novità è rappresentata dalla presenza di un altro giapponese in pista. In casa Visa Cash App per le Prove Libere 1 a Suzuka Daniel Ricciardo lascerà il proprio posto al giovane Iwasa. E’ proprio lui il primo a scendere in pista coperta da un cielo nuvolo. Una costante del weekend sarà infatti l’imprevedibilità del meteo.
Casa Red Bull, aggiornamenti ma nessun cambio radicale
Dalle prime immagini dei box è possibile anche osservare le modifiche fatte dal team del campione del mondo, Max Verstappen, ovvero la Red Bull, che è arrivata in Giappone con la voglia di riscattarsi dalla battuta d’arresto in Australia. Il team ha modificato in particolare il sistema di aspirazione dell’aria su entrambi i lati dell’abitacolo per il raffreddamento della RB20. Nuova anche la Power Unit per i due piloti della Red Bull.
La Red Bull non è però l’unico team ad aver portato delle novità, seppur non sostanziali. Tra questi c’è Aston Martin, che ha portato i primi aggiornamenti della stagione a Suzuka per avvicinarsi a McLaren, Ferrari, Red Bull e alla zona podio che lo scorso anno ha centrato più volte con Fernando Alonso. Il Giappone è un banco di prova importante soprattutto essendo a inizio stagione. L’Aston Martin in qualifica è più performante che in gara dove perde quasi mezzo secondo da Ferrari e Red Bull. A Suzuka il team di Lawrence Stroll ha quindi portato un pacchetto di novità sulla AMR24 con un nuovo fondo per l’efficienza e per controllare il carico.
Fondo nuovo anche per la Visa Cash App RB, ovvero la Racing Bulls, che ha iniziato la stagione un po’ in sordina rispetto alle aspettative di inizio anno.
Anche la Ferrari ha portato qualche novità al posteriore, come una nuova cover del braccio posteriore del triangolo superiore delle sospensioni per indirizzare i flussi in una maniera diversa. Per il team di Maranello Suzuka è un banco di prova importante. Lo scorso anno qui sono emersi ancor più i punti deboli della SF-23, ma quest’anno c’è un discreto ottimismo. Vedremo se la pista restituirà lo stesso ottimismo.
Dopo la prima mezz’ora l’attività in pista si ferma. Tutti stanno sfruttando questa prima sessione della giornata per valutare le novità introdotte. La situazione a 30 minuti dal termine è la seguente. A comandare è Max Verstappen su gomma hard e il tempo di 1:31.463. A tre decimi dall’olandese troviamo invece Lando Norris e Alonso su gomma media, Perez su gomma hard e Russell su media. Sesto e settimo posto per le due Ferrari con Leclerc davanti Sainz.
Hamilton, Norris, Hulkenberg e Sargeant sono i primi piloti a uscire con le gomme morbide. Ed è Hamilton il primo a segnare un tempo tra questi. Prendendo la testa della classifica.
La bandiera rossa, e la Williams costretta ad un nuovo lavoro
Il tentativo dei primi piloti nella simulazione qualifica viene interrotta da un nuovo incidente in casa Williams. Questa volta a finire fuori pista, picchiando la monoposto è stato Logan Sargeant che ha “ereditato” il telaio che Alexander Albon aveva danneggiato a Melbourne, con la scelta forzata di far correre solo uno dei due piloti per carenza di telai di riserva. Anche a Suzuka il team è arrivato senza telai di riserva. Questo incidente complica dunque nuovamente lo scenario in casa Williams e costringe soprattutto i meccanici ad un gran lavoro.
Sargeant, che anche lo scorso anno era finito fuori pista, è andato largo in curva 7, l’uscita delle curve a S alla fine del primo settore, e una volta sull’erba ha perso il controllo finendo contro la barriera. Colpendo prima con la parte anteriore e poi, forte con la parte posteriore.
Dopo 10 minuti di interruzione per rimuovere la monoposto di Sargeant la sessione può riprendere. Tutti, o quasi a questo punto scendono in pista con le gomme soft. Rimangono su gomma media le due Stake, Ocon e Stroll.
Il primo e unico tentativo di giro lanciato per gli altri a parte Hamilton con le soft la top 5 vede in cima sempre Max Verstappen seguito questa volta dal suo compagno di squadra, Sergio Perez e Carlos Sainz. Più indietro Charles Leclerc, sesto dietro le due Mercedes. La Ferrari ha bisogno ora più che mai di mettere assieme il weekend perfetto per poter ridurre il gap con la Red Bull che vuole ribadire la propria superiorità con la terza doppietta stagionale. Entrano in top 10 anche Alonso, Piastri, Tsunoda e Norris.
Pochi dati sui long run che arrivano negli ultimi minuti con Verstappen e Leclerc su gomma hard separati da 7 decimi come tempo d’attacco. E un Hamilton in difficoltà con le soft dopo pochi giri, a differenza di Sainz con un passo particolarmente buono con la soft. Avremo modo di osservarli meglio più avanti, nelle Prove Libere 2 che scatteranno alle 8:00.