Il week-end segnato dalla Pasqua è terminato, questo significa che è il momento di correre. Questa settimana si corre un inedito a metà, perché questa tappa passa da Ottobre ad Aprile. Siamo a Suzuka, in Giappone. Scopriamo i segreti del circuito in vista del GP del Giappone.
GP del Giappone: tanti campioni del mondo incoronati su questo circuito
Il circuito di Suzuka è un tracciato permanente, sede del gran premio di F1 dal 1987. Solo nel 2007 e nel 2008 venne sostituito dal Fuji Speedway appena ristrutturato. Presenta 18 curve ed una sola zona DRS sul rettilineo principale.
Questa pista è molto famosa per vari motivi: uno di questi è l’aver coronato campioni del mondo molti piloti. Qui venne celebrato il primo titolo di Michael Schumacher con la Ferrari nel 2000. Quest’ultimo è anche il più vincente in terra giapponese con ben 6 vittorie. Tra i costruttori, vediamo McLaren e Ferrari con 7, mentre Red Bull e Mercedes ferme a 6.
Il record assoluto della pista appartiene a Sebastian Vettel in 1’27″064, mentre quello ufficiale a Lewis Hamilton in 1’30″983.
Cosa cambia con il passaggio da Ottobre ad Aprile del GP del Giappone?
Quando si menziona il GP del Giappone, si pensa ad un campionato quasi completamente chiuso. In questa stagione, però, si è voluto spostare questo appuntamento nel primo periodo di gare. Ci si aspettano temperature più basse, con buone probabilità di pioggia. Inoltre, Pirelli ha deciso di optare per le mescola più dure fra quelle a disposizione. Il tutto può sfociare in una gara ad una sola sosta, un qualcosa di completamente inedito per una pista come questa. Si tratta, infatti, di un circuito che stressa molto le gomme, viste le numerose curve ad alta velocità lungo tutti i 5.8 km. Anche per questo motivo, i team vireranno verso un assetto molto carico, per cercare maggior deportanza e stabilità.
I favoriti per il GP del Giappone: Max per riprendersi, Ferrari per confermarsi
Senza ombra di dubbio, la tappa di Suzuka sarà il banco di prova finale per tutti. In questo tracciato si vedranno tutte le debolezze ed i punti di forza di ogni singola scuderia. Il favorito numero uno, pur avendo visto ciò che è successo in Australia, rimane sempre Max Verstappen. L’olandese vuole far capire a tutti che l’appuntamento precedente è stato solo un piccolo incidente di percorso, e già da questa gara tornerà ad essere quello di sempre. La Ferrari, dal suo canto, deve confermare quanto di buono fatto vedere in queste prime tre uscite. Dovrà però fare molta attenzione, specialmente alla McLaren, che si è dimostrata molto forte proprio nelle tornate ad alta velocità.
ARTICOLO DI FRANCESCO ORLANDO