Il pilota Ferrari Charles Leclerc parla a seguito delle bagnate FP2 del GP del Giappone: “C’è ancora tanto da capire e da imparare”.
Giornata di prove difficoltose
Come Carlos, anche Charles Leclerc ritiene che ci sia ancora da fare per avvicinarsi alle prestazioni della Red Bull. La vittoria di Carlos la scorsa settimana e la distanza di soli due decimi dalle Red Bull sono ottimi segnali, ma non sufficienti. Infatti, bisogna rilevare anche la sostanziale inutilità delle FP2 di oggi, fortemente limitate dalla pioggia.
Inizia dunque così l’intervista a Leclerc dopo le FP2 del Giappone: “Non abbiamo imparato abbastanza da questa giornata, c’è ancora tanto da capire e imparare. Abbiamo ancora diverse cose da provare, ma oggi pomeriggio abbiamo ottenuto il terzo posto. Speriamo che domani non venga a piovere, così avremo modo di provare le cose che vogliamo fare con una pista magari in condizioni differenti rispetto a quelle che abbiamo incontrato oggi. Nelle FP1 non abbiamo girato troppo, la pista era sporca, scivolosa e poco gommata, quindi non abbiamo imparato tanto in quelle condizioni con le gomme dure. Sulle morbide abbiamo fatto solo un paio di giri. Dunque abbiamo girato poco, e abbiamo ancora diversi punti interrogativi a cui rispondere e da sistemare prima delle qualifiche di domani”.
Le impressioni di Leclerc dopo le FP2 del Giappone
Il principale punto di domanda potrebbe riguardare le prestazioni sul giro secco, per la corsa alla pole position.
Al riguardo, Leclerc ha dichiarato: “Farò del mio meglio per sfruttare la situazione e magari sorprendere gli altri in qualifica. Questo è l’obiettivo, sicuramente. La cosa importante è assicurarci di essere preparati al meglio per domani. E per ora credo che ci manchi un po’ di passo per lottare per la pole position, perché le Red Bull sembrano sempre forti, specialmente Max. Insomma, c’è ancora un po’ di lavoro da fare, ma spero di essere uno dei piloti in grado di fare un giro speciale nelle qualifiche di domani”.
Il ricordo di Jules Bianchi
Infine Leclerc ha parlato ancora del casco che ha usato e utilizzerà durante il fine settimana del GP del Giappone. La livrea è la stessa che appariva sul casco dell’amico fraterno Jules Bianchi nella sua ultima stagione in F1, quella del fatale incidente del 2014.
“Quando mi metto il casco penso sempre e solo a ciò che succede in pista, ma ovviamente era un segnale molto importante per me, questo casco, portarlo qui a Suzuka. Prima di farlo ho parlato con la famiglia di Jules, con cui siamo sempre in contatto, siamo molto amici e molto vicini.” Con molta discrezione, il sensibile pilota monegasco ha dunque chiesto il permesso ai familiari del suo amico per poter effettuare questo gesto. “I genitori di Jules sono stati davvero molto contenti che io potessi indossare questo casco proprio qui. Sono davvero felice di poterlo fare. Jules è sempre qui con noi, deve essere ricordato. Se oggi sono in F1 lo devo a lui, è grazie a lui.” Jules, infatti, fece conoscere a Charles Nicolas Todt, l’attuale manager del pilota monegasco. “Insomma, è molto importante per me indossare questo casco proprio qui, e spero di poter fare un grande fine settimana con questo indosso“, ha concluso Leclerc.