Le qualifiche di Monaco finiscono come quelle dello scorso anno con Charles Leclerc in testa e una bandiera rossa al termine della sessione Provocata da Perez che partirà 3°, davanti Verstappen. Prima fila tutta rossa a Monaco, mentre c’è nervosismo tra le due Red Bull.
Monaco è speciale, non c’è nulla da fare – già solo per il fatto che abbiamo sentito il commento di Ivan Capelli nelle libere 3. L’appuntamento più atteso e importante, forse anche più della gara è la qualifica, ad altissima intensità.
Un giro in apnea con gli occhi che impazziscono per seguire l’attività frenetica in pista, questo è quello a cui ci ha abituati Montecarlo e a cui non vorremmo mai rinunciare. Imprevisti, duelli al millesimo, poco spazio ma anche punti veloci in cui è facile perdere la vettura. Due team che si giocano il mondiale con ogni carta e altri che vogliono sfruttare l’eccezione di Monaco per cogliere punti importanti come McLaren e Mercedes.
Ferrari e Red Bull hanno svolto un gran lavoro nel weekend, e si presentano domani da grandi favorite e valori molto simili.
La roulette si ferma sul 16 Rosso
Sogni realizzati e spezzati. Quella di oggi per Charles Leclerc è la quattordicesima pole in carriera. Un bel traguardo, reso ancora più speciale dall’atmosfera di festa che si respira tra le strade del Principato, terra natale del pilota numero 16 che sul casco ne porta proprio i colori. Monaco ci ha restituito l’ennesima prova di quanto nulla sia certo fino alla bandiera a scacchi, tanto più nelle qualifiche.
Charles Leclerc, ferma il cronometro sull‘1:11.376, un tempo impressionante, se si pensa a quanto siano lente queste monoposto rispetto a quelle dello scorso anno. Ma questo ci fa capire quanto sia importante la qualità e il talento di un pilota su una pista come quella di Montecarlo. Charles compie la magia in un botta e risposta perenne con Perez e Sainz. Lo spagnolo nell’ultimo giro lanciato viene bloccato da Perez, clamorosamente a muro all’entrata del tunnel! Da verificare anche i danni sulla monoposto di Sainz che non è riuscito ad evitare completamente il messicano. Furioso Max Verstappen, solo quarto, costretto a parcheggiarsi dietro la RB18 del compagno, e la F1-75 di Sainz.
Le prime sorprese delle qualifiche
A Monaco il tempo può cambiare di colpo. Dopo una giornata di sole Montecarlo si è coperta di nubi minacciose che hanno destabilizzato piloti e team, in difficoltà rispetto alle FP3, per via di una pista diversa, con delle temperature più basse.
La prima bandiera rossa della giornata arriva quasi allo scadere della prima sessione dopo un contatto di Yuki Tsunoda con il guard rail. Il pilota giapponese riesce a tornare ai box ma la sessione viene comunque interrotta per permettere ai marshall di recuperare i detriti lasciati da Tsunoda. Il traffico alla ripartenza rovina completamente la strategia di chi aveva bisogno di piazzare un ultimo giro per la salvezza. Così Gasly, che aveva dato prova di un passo davvero buono, prende bandiera per questione di millesimi ed esce clamorosamente di scena ottenendo un pessimo 17° posto, al contrario di Yuki che, paradossalmente, si infila per il Q2. Anche Stroll, di casa Aston Martin, rimane beffato dal gioco delle bandiere e si classifica 18°. Fuori anche le due Williams di Albon, 16° e Latifi, 19°. Ultima l’Alfa Romeo di Zhou, che, salvo possibili penalità, partirà dal fondo.
Soffre l’Alfa Romeo che, dopo le buone prestazioni a Barcellona, nelle qualifiche di Monaco non riesce a trovare delle conferme e lascia Bottas in dodicesima posizione. Nessun miglioramento nemmeno per le due Haas, che continuano a deludere senza grandi aggiornamenti.
Incredibile invece il passo delle due Alpine nelle qualifiche, date per spacciate a inizio weekend. Si qualificano nel Q3 e chiudono in settima e in decima posizione con, rispettivamente, Fernando Alonso, finito anch’esso a muro nel caotico finale, e Esteban Ocon. Bene anche Lando Norris, 5°, ancora una volta avanti al compagno di squadra, Daniel Ricciardo, che lo guarderà da lontano, essendosi qualificato solo 14°.
Il pilota inglese della McLaren si è messo da subito a dettare il passo, infilandosi tra il quarto e il quinto posto, dando fastidio alle due Mercedes, che sono riuscite ad ottenere un 6° posto con Russell e un 8° con Hamilton. Subito dietro Lewis partirà Sebastian Vettel. Lui a Monaco, nelle gare che ha concluso, non ha mai fatto peggio della P5. Partendo 9° la strada è un po’ lunga ma nulla è impossibile, soprattutto se consideriamo che potrebbe arrivare la pioggia a sconvolgere tutto.
Verstappen soffre..Perez
Strano ma vero, a Monaco Verstappen nelle qualifiche ha dovuto arrendersi al compagno, Sergio Perez. Il messicano, dal venerdì, è riuscito a far funzionare meglio dell’olandese la RB18. Barcellona ha probabilmente fatto scattare un meccanismo nella testa e nel piede di Perez che ha chiarito al team, la volontà di potersi battere con pari diritti del suo compagno, specificando che sia ancora in lizza per la lotta al mondiale. Max, molto nervoso in sessione ha più volte sfiorato il muro ma non si è mai avvicinato alla pole. L’ultimo giro ha un sapore ancora più amaro se consideriamo che anche lo scorso anno l’olandese ha dovuto abortire l’ultimo giro per via dell’incidente di Leclerc a fine sessione. La differenza è che questa volta la bandiera rossa l’ha causata il suo compagno di squadra, che non sa ancora l’entità dei danni provocati dall’impatto con il muro.