Si è conclusa anche l’ultima sessione di prove libere nel weekend monegasco. La Red Bull sembra aver risolto i problemi di setup di venerdì, e si fa minacciosa con Sergio Perez nei confronti della favorita di Maranello. L’intera sessione è stata dedicata principalmente alla simulazione di qualifica, e i piloti non hanno esitato a sfiorare i muretti per trovare il limite in vista delle qualifiche. I piloti hanno cercato la via di mezzo tra la ricerca del limite e la conservazione dei rischi, in quanto un eventuale danno avrebbe potuto pregiudicare il weekend del malcapitato.
Red Bull scomoda sfidante per la Ferrari
Il team di Milton Keynes non è restato con le mani in mano nella notte tra venerdì e sabato, risolvendo i problemi di setup e presentandosi da guastafeste nei confronti di una Ferrari data per favorita. Perez ha firmato il miglior crono di sessione, fermando la lancetta sull’1:12:476, di poco davanti a Leclerc, appena 44 millesimi dietro la RB18.
Sainz insegue il compagno distante di circa tre decimi; bene fino a qui il madrileno, due piccole sbavature da segnalare però: un lungo alla Saint Devote a causa di gomma fredda – destino che ha accomunato molti piloti in questi due giorni -, e un impeding che gli è valso una convocazione dai commissari. lo spagnolo punta a un weekend di riscatto dopo le numerose difficoltà, e tra meno di un’ora, in qualifica, arriverà il primo verdetto.
Verstappen ancora una volta alle spalle delle Ferrari e del compagno Perez. L’olandese continua a lamentare sottosterzo, fattore che gli impedisce di anticipare l’accelerazione come vorrebbe. Attenzione a credere sia fuori dalla partita, il campioncino difficilmente ‘delude’ più volte in un weekend.
La Mercedes è un enigma
Nessun’altra squadra come Mercedes ha fatto nascere pareri così discordanti tra un weekend e l’altro quest’anno. La W13 è ormai etichettabile come una macchina a cui Monaco sta stretta. La monoposto dei due inglesi continua a sobbalzare irritando gli animi soprattutto del sette volte iridato, che è settimo a sorpresa – fa strano dirlo – davanti al compagno che è nono. Il nuovo arrivato ha rischiato grosso quando in approccio alla Rascasse si è trovato davanti Sergio Perez. La qualifica non sembra la più attesa delle sessioni per il team di Brekley, vedremo.
Gasly e Norris: back to 2021
Sia il pilota dell’AlphaTauri, che in numero uno della McLaren, hanno dato segnali molto positivi. L’inglese per quanto avesse potuto, considerando il deludente mezzo che guida, era quasi sempre riuscito a stare davanti al compagno durante l’anno, facendo spesso tempi degni di nota. Riguardo Gasly invece, pare fin qui molto più a suo agio rispetto ai passati appuntamenti, confermando il trend positivo che si porta dietro dal venerdì. Il francese sta affrontando una stagione chiave per la sua carriera, e dovrà fare molto bene se vuole sperare in un ritorno al fianco di Verstappen. Norris è sesto con il francese davanti di qualche millesimo; Ricciardo è tornato in pista dopo il crash di ieri, ma è sedicesimo ad un secondo dal compagno; Tsunoda undicesimo.
Haas un po’ meglio, Alfa Romeo così così, e il resto della griglia
Magnussen riesce a stare nella top ten, facendo sperare la squadra in un Q3 che non sembra un’utopia. Schumacher un po’ più indietro, a quasi quattro decimi dal compagno: se il danese è ottavo, lui chiude dodicesimo. Non c’è niente da buttare in casa Haas, la scuderia americana punta a fare bene nella lotta tra costruttori, e spera di poter giocare a due punte il più presto possibile. L’altra motorizzata Ferrari delude un po’ le aspettative. Non sono ancora le qualifiche, ma le prospettive non sono entusiasmanti. Bottas è 14esimo, e Zhou penultimo a un secondo dal finlandese, d’altronde l’esperienza a Monaco è un fattore. Alonso decimo; Vettel 13esimo; Albon 15esimo a dimostrazione delle sue qualità – il compagno è ultimo a più di un secondo di distacco -; Ocon 17esimo e Stroll 18esimo. Alle 16:00 le qualifiche più al cardiopalma del campionato, in attesa di vedere levigato qualche guardrail, e si spera niente di più.