“Mi sono fermato in tempo. Non mi era mai capitata una cosa del genere in tutta la mia vita, per cui non so perché l’ho fatto. Il tutto, però, è stato investigato e ne sono uscito pulito”. Lando Norris spiega così la penalità scampata a seguito del suo ‘jump start’ avvenuto allo spegnimento dei semafori del GP dell’Arabia Saudita.
In base a quanto viene raccontato, il pilota McLaren è partito leggermente prima rispetto agli avversari, riuscendo però a fermarsi giusto in tempo per evitare la possibile penalità. “Sono cose che accadono così velocemente. Parliamo di pure istinto – ha spiegato Norris nel post GP –. Alcune volte, l’unica cosa che fai è quella di reagire a qualcosa. Onestamente non so se avevo visto un’altra luce e sono partito o se avevo visto semplicemente qualcosa e il mio corpo ha risposto così. Sei pieno di adrenalina e capita di poter reagire a qualcosa”.
Norris racconta il suo GP dell’Arabia Saudita: “Sono riuscito a fermarmi, giusto non avere la penalità”
A colpire, dunque, è stata senza dubbio l’adrenalina. L’azione, però, è stata investigata anche dagli stewards che, alla fine, hanno deciso di non sanzionare con una penalità Norris, che ha poi concluso il suo GP dell’Arabia Saudita all’ottavo posto in classifica, davanti a Lewis Hamilton. Una decisione, quella presa in casa FIA, che di certo ha convinto il britannico che ha però raccontato un ulteriore dettaglio che lo ha portato ad anticipare la partenza. “Forse ho solo visto qualcosa o un’altra luce spegnersi, ma sono riuscito a realizzare il tutto giusto in tempo per evitare che partissi del tutto. Sono riuscito a fermarmi, conta questo”.
Per Norris, infatti, il suo jump start non penalizzato non è neanche il primo caso che si verifica in Formula 1: “Ci sono tantissimi altri esempi di persone che partono ma che riescono a fermarsi in tempo senza aver preso penalità, per cui sono molto contento di come sia andata”.