Primo week-end della stagione in archivio e la F1 è già in viaggio per la prossima tappa. Si vola in Arabia Saudita, precisamente a Jeddah per un GP che, tramite l’analisi tecnica del circuito, si preannuncia davvero interessante.
Terzo anno di gare, ma già tante emozioni
Il Jeddah Corniche Circuit è un circuito cittadino costruito da Hermann Tilke, noto per aver disegnato altri tracciati nel calendario. È composto da 27 curve e 3 zone DRS: una sul rettilineo principale, una tra la 19 e la 22, e l’ultima tra la 25 e la 27. In questi 3 anni di corse, abbiamo avuto 3 differenti vincitori: 2021 Hamilton, 2022 Verstappen, 2023 Perez. Le pole, invece, vedono 1 per Hamilton e 2 per Checo. Il record assoluto della pista appartiene a Lewis Hamilton in 1’27″511, mentre quello ufficiale, in 1’30”734.
Curve veloci e tanta deportanza: l’analisi tecnica del circuito del GP dell’Arabia Saudita
Una centrifuga, solo pura velocità. In poche parole, questa è l’analisi tecnica di questo circuito cittadino. La volontà dei costruttori è stata quella di creare un circuito velocissimo e poco noioso, pur avendo muri molto vicini. Servirà quindi tanta deportanza per poter affrontare ad una certa velocità le tornate (per la maggior parte cieche) lungo tutta la pista. Il degrado gomme potrebbe essere un altro fattore, in quanto lo stress a cui sono sottoposte è davvero elevato.
Max favorito anche a Jeddah, Ferrari zanzarina
Momento pronostici. Dopo la prova di forza di Max Verstappen in Bahrain, il favorito numero uno per la vittoria a Jeddah è senza dubbio lui. Nonostante le tantissime voci sul suo futuro, SuperMax non è un pilota che può essere messo sotto pressione così facilmente.
Attenzione, però, alla Ferrari. Quest’anno, le curve veloci sembrano il punto di forza della Rossa e chissà che questo fine settimana non si possa vedere una lotta più serrata. In ottica FantaF1, schierare piloti di queste scuderie potrebbe essere un gran colpo.
Articolo di Francesco Orlando