La grande assente alla lotta mondiale 2022 è la Mercedes. Ferrari e Red Bull hanno da subito trovato le prestazioni mentre la W13 non ha superato la fase iniziale di questa stagione, arrancando gara dopo gara. Il team di Brackley vuole tornare a poter lottare per una vittoria, dato che al momento è potuto salire sul podio solo 3 volte, ma con nessuna vittoria. Tuttavia lo ha fatto in occasioni in cui o Ferrari, o Red Bull erano rimaste orfane di una , se non due vetture contemporaneamente. Quanto c’è di vero, dunque in questa ripresa?
Barcellona ha riacceso l’entusiasmo
Il podio conquistato da Russell è sicuramente arrivato con merito e onore. Il pilota britannico, sbocciato nei kart, ha dato prova del suo talento cristallino e della stoffa necessaria per mettersi in discussione e disturbare chi si sta giocando il mondiale. Non manca molto affinché il giovane talento cresciuto nel vivaio Mercedes possa ambire a un mondiale, cosa che invece, Lewis Hamilton – che di titoli ne ha 7 – vede più lontana.
La W13, al momento deludente, a Barcellona ha dimostrato un netto miglioramento, consentendo anche a Lewis Hamilton si risalire in una clamorosa rimonta fino alla quinta posizione, dopo essere stato colpito da Kevin Magnussen nel corso del primo giro. Gli aggiornamenti introdotti dal team di Brackley hanno soddisfatto le aspettative e messo in condizione il team di poter ottenere un buon piazzamento, confermandosi al momento terza forza indiscussa.
Mercedes la sorpresa del weekend?
Tutti si chiedono se quello che abbiamo visto a Barcellona sia indicativo di quanto vedremo a Montecarlo. “Monaco è un tracciato unico nel suo genere e incredibilmente impegnativo che richiede uno sforzo mentale notevole. Credo che le caratteristiche della pista non ci siano così favorevoli perché in questa stagione, come è accaduto a Barcellona, nei tratti lenti la nostra macchina non è così performante. Tuttavia sfrutteremo le occasioni che ci capiteranno perché a Montecarlo tutto può accadere“, ha riferito il Team Principal della Mercedes Toto Wolff sul sito ufficiale del team della stella.
“In Spagna finalmente abbiamo svoltato. Abbiamo risolto il porpoising e ora possiamo concentrarci sullo sviluppo. C’è sempre stato ottimismo però, perché credevamo che prima o poi avremmo trovato la performance. È di ispirazione e sono grato al team” ha detto in conferenza stampa George Russell.
Importante, però da qui, sarà non calare più di prestazioni. Per quanto Monaco non sia veramente indicativa circa i valori in campo, far bene qui sarebbe un’ulteriore prova della possibilità di Mercedes di continuare a credere nel progetto della W13, piuttosto che accantonarlo. “Il passo gara in Spagna ci ha sorpreso, anche se forse Ferrari aveva qualcosina in più – ha detto Lewis Hamilton nella conferenza stampa pre weekend. “Non capiamo come mai fosse così buono. Spero che non ci saranno alti e bassi d’ora in poi durante la stagione”.
La Mercedes potrebbe essere la sorpresa del weekend? Non tanto, secondo Lewis:“Noi sorpresa a Monaco come Ferrari nel 2021? Spero di sì, ma non siamo molto veloci nel lento.”
Monaco è brutale
George Russell ha poi parlato di quanto sia impegnativo questo weekend di gara. “Al simulatore per Monaco il mio cuore batteva più forte di quanto accada nella macchina reale su altre piste. Questo rende l’idea di quanto sia brutale Montecarlo.”
Difficoltà che, secondo il parere di tutti i piloti, saranno accentuate dal primo approccio delle monoposto 2022 su un tracciato esigente come quello di Montecarlo. “Il passaggio sui cordoli potrebbe essere fisicamente più difficile qui quest’anno. Anche la visibilità con queste ruote sarà più critica, così come le frenate, con queste auto che sono più pesanti” ha detto il pilota dell’Alpine Esteban Ocon.
“È una pista piena di sfide. Non è finita fin quando non arrivi al traguardo. Quei piccoli errori che altrove costano poco, qui possono fare una differenza enorme. Tutti i piloti pensano di poter fare la differenza nel Q3. Ecco perché amiamo questo posto” ha detto invece Sergio Perez.