La Red Bull gioca col fuoco… della benzina. Domenica, a pochi minuti dallo schieramento delle monoposto sulla griglia di partenza del circuito di Montmelò, abbiamo assistito ad un episodio particolare. La RB18 di Max Verstappen, infatti, è uscita all’ultimo dai box, rischiando la partenza dalla pit-lane.
All’ultimo secondo
Non è la prima volta che quest’anno si verifica un avvenimento del genere. A Miami abbiamo visto le due Aston Martin di Vettel e Stroll partire dalla pit-lane; e Verstappen, domenica scorsa a Barcellona, ha rischiato di fare una fine non tanto diversa. La causa sarebbe imputabile ad una temperatura della benzina non regolare; e ciò ha fatto tardare l’arrivo dell’olandese sullo schieramento. Verstappen è uscito negli ultimi secondi dalla pit-lane prima del semaforo rosso, senza neanche poter fare la prova di partenza per familiarizzare con lo stacco della frizione.
Cosa dice il legislatore
Il regolamento cita testualmente: “La benzina nella monoposto in uso deve essere maggiore di 10 gradi centigradi al di sotto della temperatura dell’ambiente”. A Barcellona ce n’erano 35°C, dunque la temperatura minima sotto la quale le squadre non potevano scendere era di 25°C.
L’ipotesi del ritardo
Per quanto concerne il ritardo di Verstappen nell’uscita dai box, dunque, l’ipotesi più accreditata sarebbe quella secondo cui la monoposto del campione in carica sia rimasta ai box per correggere la temperatura del carburante prima della partenza. La benzina quindi era troppo fredda, e i meccanici Red Bull sono stati costretti ad alzarne la temperatura accendendo la power unit, al fine di scongiurare eventuali penalità.
Binotto contesta
Il team principal della Ferrari Mattia Binotto ha posto l’attenzione sul modo in cui si interpreta il regolamento. Il termine ‘monoposto in uso’ infatti, starebbe a significare ‘monoposto in pista’, e non ‘accesa ai box’. Per Binotto questo rappresenta una mal interpretazione del regolamento tecnico: “Posso immaginare che le operazioni eseguite dalla Red Bull fossero legate alla temperatura della benzina nel serbatoio. La quale deve essere superiore ai 10°C sotto la temperatura ambiente. E mi sembra che da regolamento questo debba essere verificato ad ogni istante durante l’evento, non soltanto quando la vettura è in pista, ma anche quando è ai box. Per questo non penso che una fiamma per provare a scaldare il serbatoio sarebbe sufficiente, perché la benzina dovrebbe sempre essere non più bassa di 10°C rispetto all’ambiente. Posso solo fidarmi della FIA, perché è difficile dare una spiegazione a quanto visto. Dal momento che, come ho detto, il carburante dovrebbe sempre essere oltre quella soglia minima. Sono abbastanza sicuro che la FIA sia soddisfatta e abbia controllato. Forse andrebbe chiesto direttamente a loro.” ha concluso il TP della Ferrari.
FONTE: F1world