Come ogni anno, anche se su argomenti diversi, si accende la questione politica in Formula Uno. Le filosofie di pensiero, con ben 10 team partecipanti, sono tante e le soluzioni da prendere all’unanime(o quasi) risultano sempre più difficili.
Budget cap, iniziano i problemi
Argomento di questi giorni all’interno del paddock è il budget cap. Il tetto massimo di spesa di 140 milioni di dollari sta dando un bel po’ di problemi, soprattutto ai top team. Le scuderie di vertice hanno infatti segnalato più di una volta alla FIA il rischio di poter sforare questo tetto di spesa. Il motivo? L’inflazione cresciuta negli ultimi mesi in seguito al conflitto tra Russia e Ucraina.
La richiesta dei team
Per tali ragioni, i top team hanno chiesto un aumento della soglia massima del budget cap. Secondo vari dati, il tasso medio d’inflazione in Europa si aggira intorno al 6,8%. Le scuderie di vertice del Circus hanno infatti chiesto un aumento del budget mettendo in relazione tale percentuale con i 140 milioni di dollari. Sostanzialmente, la richiesta di alcune scuderie è di aumentare il budget cap di 10 milioni di dollari, arrivando dunque a 150 milioni.
La risposta di FIA e Liberty Media
Liberty Media e FIA hanno accolto la proposta delle varie scuderie. L’argomento è infatti stato discusso durante la F1 Commission tenutasi a Barcellona nel corso del weekend di gara. Per arrivare a un accordo però, serve quasi l’unanimità: bisogna infatti ottenere il consenso di ben otto scuderie che, per ora, non è arrivato. Secondo le ultime infatti, a essere d’accordo sull’aumento del budget cap sono sei team su dieci. Ben quattro scuderie hanno dunque declinato la proposta.
In base alle news giunte dal paddock, le squadre che non sembrano intenzionate a concedere questo aumento di 10 milioni di dollari sono: Alpine, Williams, Alfa Romeo e Haas.
E’ scontro tra team
A lanciare però pubblicamente l’allarme, se non dovesse esser concesso un aumento del tetto di spesa, è il team principal della Red Bull Christian Horner. “Sette dei dieci team dovrebbero probabilmente saltare le ultime quattro gare per rientrare nel tetto di spesa di quest’anno. Non si tratta solo dei grandi team – ha confessato il team principal inglese – ma c’è tutto il pacchetto di mischia che sta faticando con i problemi derivati dall’inflazione. La FIA ha il dovere di prendersi cura del problema. So che lo stanno prendendo sul serio, ma è doveroso ricordare come il costo della vita stia aumentando in modo esponenziale per tutti, e la F1 non ne è esente. Il costo del trasporto merci è quadruplicato e questa non è una cosa che possiamo controllare“.
Szafnauer: “Chi ha soldi può fare pressioni alla FIA”
Se da una parte c’è chi come Horner vuole un aumento del budget cap, dall’altra c’è chi non è per niente convinto come Szafnauer, team principal di Alpine. “Quando i costi di trasporto aumentano di due o tre milioni, ma il budget per lo sviluppo è di 20 milioni, puoi investire meno nello sviluppo e rimanere dentro i parametri. Il problema è che questo limita lo sviluppo. Quindi è molto più facile, se si hanno i soldi, andare alla FIA e fare pressioni per aumentare il budget cap“.
Situazione budget cap in sospeso
E’ ormai scritto e chiaro che l’argomento sarà uno dei più caldi e delicati nel corso delle prossime settimane. Non resta che attendere, anche per cercare di capire chi dei quattro team attualmente contrari possa cambiare idea, anche se per ora, non sembra esserci nessun tipo di opportunità.
FONTE: Motorsport.com; FONTE DICHIARAZIONI: FormulaPassion