Cerchiamo di capire di più i retroscena di una delle storie più affascinanti degli ultimi anni, uno scenario di mercato definito già da molti il colpo del secolo, ovvero l’arrivo di Lewis Hamilton in Ferrari dal 2025. Chi è stato a portare Lewis Hamilton a Maranello? Cosa sapevano di tutto ciò Charles Leclerc e Carlos Sainz e che piega prenderà la stagione 2024 per Mercedes e Ferrari con due piloti impegnati a fare le valigie?
La fine, l’annuncio ufficiale di Hamilton in Ferrari nel 2025
Partiamo dalla fine, ovvero l’annuncio della Ferrari arrivato nella sera italiana del 1 febbraio 2024 in cui l’impossibile è diventato possibile. Dopo una giornata fatta di un susseguirsi frenetico di notizie arriva la conferma. Lewis Hamilton dal 2025 sarà ufficialmente un pilota Ferrari, un colpo di mercato importantissimo. Il comunicato segue quello della Mercedes in cui viene annunciata la partenza di Hamilton al termine della stagione 2024. Nel comunicato Mercedes sia Toto Wolff che Lewis parlano di una nuova avventura, non menzionando, ancora, la Ferrari.
Lewis arriverà nel 2025, alla soglia dei 40 anni e prenderà il posto di Carlos Sainz, il perché è evidente. Leclerc è fresco di rinnovo, su Sainz c’erano ancora incertezze. Nonostante il buon rendimento dello spagnolo non si può lasciare appeso dall’altra parte della cornetta un sette volte campione del mondo. Soprattutto vista la sua carriera e la sua età. Ogni anno è fondamentale e questo era l’ultimo per chiudere il colpo del secolo, dando finalmente una risposta a tutte quelle domande, che un incontro del genere suggeriva. Domande fatte in passato con Ayrton Senna, che in Ferrari ci sarebbe andato se quel maledetto 1 maggio del 94′ non fosse mai esistito.
La chiamata e la scelta di cambiare
Elkann sapeva di avere una sola chances ancora per dare a Lewis un ultimo grande ballo, un’occasione per congiungere finalmente quei nomi tanto titolati, che nell’immaginario dei tifosi non si sarebbero mai potuti accostare visto l’astio nei confronti della Mercedes e della rivalità naturale tra i due. Così la scorsa primavera, il presidente decide di chiamare Lewis Hamilton. Quella chiamata verrà riportata spesso come notizia, l’appiglio per un titolo da copertina che i giornali stanno aspettando da anni. La Ferrari lo vuole per il 2024 ma la risposta iniziale di Lewis e del suo team è un no. Di fatto nell’estate del 2023 arriva poi la firma con Mercedes per un biennale con opzione 1+1.
I mesi passano e il quadro si fa sempre più chiaro, anche per Lewis. La Mercedes ha un piano di ripresa piuttosto lungo, nessuno gli può garantire una macchina per vincere l’ottavo titolo mondiale, o almeno per provare a farlo. Il suo compagno di squadra è giovane, può attendere ma lui può davvero farlo? Per rischiare di arrivare a 40 anni senza nessuna certezza, e con un finale di carriera senza fuochi d’artificio. Così arriva l’ennesima chiamata di Elkann, ormai in confidenza con l’inglese, questa volta in inverno. E la cosa inizia a farsi seria. Gli spiega la realtà dei fatti, che con Vasseur si sta lavorando sullo sviluppo della monoposto 2026 per tornare ad essere leader e gli ribadisce ancora una volta di volerlo al suo fianco. E questa volta non c’è dubbio che tenga. Il suo cuore e la sua voglia di mettersi in gioco fanno il resto. La Ferrari mette a segno il colpo e porta Hamilton a Maranello.
Il contratto di Lewis, come nel caso della Mercedes dovrebbe essere un biennale 1 + 1. In questo caso, come per Mercedes avrebbe la scappatoia nel caso non volesse proseguire con il team di Maranello.
Ma in tutto questo Leclerc e Sainz sono stati avvertiti?
Da quanto trapela Leclerc sapeva già tutto prima di firmare il contratto pluriennale. Ha accettato la sfida, l’ennesima. L’arrivo di Hamilton infatti comporterà necessariamente una gerarchia. Ma ritrovarsi come compagno un 7 volte iridato può essergli d’aiuto, e poiché dal 2026 si riparte da zero c’è un anno in mezzo in cui affinare i coltelli e imparare a conoscersi. Per quanto riguarda Sainz, che si ritrova nella scomoda posizione di essere un separato in casa, sapeva che le cose non si stavano mettendo bene. Le negoziazioni per il rinnovo erano iniziate settimane fa ma la chiamata di Elkann e la disponibilità di Lewis ha reso tutto più difficile. Si sarebbero potuti separare meglio questo è certo, ma le ambizioni dello spagnolo non si sposavano con la nuova rotta intrapresa dal team che come data fissa sul calendario ha 2026.
Nel frattempo sia Lewis che Sainz saranno impegnati in un anno di transizione piuttosto difficile. Non hanno più la pressione di dover dimostrare qualcosa, ma nel caso di Sainz c’è più amaro in bocca perché la scelta non è stata del tutto sua. Potrebbe mettere i bastoni tra le ruote a Leclerc? Sì, ma quello che più importa allo spagnolo è farsi vedere e trovare un sedile per il 2025. Nel 2024 scadranno diversi contratti, dunque non è una missione impossibile.
La Ferrari con la testa al 2026
2026 è l’anno in cui sapremo se gli sforzi di Vasseur e della presidenza avranno dato i propri frutti. Con il cambio regolamentare è importante arrivare con una Power Unit superiore rispetto alla concorrenza. Oggi, Vasseur, Elkann, hanno iniziato a mettere le basi, con il mercato ingegneri, con il mercato piloti ma la vera sfida sarà proprio in quella stagione.