Primo passo falso, a livello di affidabilità, della Ferrari che nel Gran Premio di Barcellona è costretta al ritiro con Charles Leclerc. Uno zero che pesa, considerando il successo di Verstappen
Un weekend atipico. Non si hanno altri aggettivi forse per descrivere il Gran Premio di Barcellona per la Ferrari. La Rossa non convince e viene a mancare sull’affidabilità. Leclerc, dominatore della gara, è costretto al ritiro, mentre Sainz chiude in quarta posizione.
Un weekend rovinato…dalla gara
Così fa chiaramente male, questo è anche normale. Il weekend della Ferrari era infatti, prima del momento tragico, stato perfetto. Basti pensare: Leclerc aveva collezionato un venerdì ottimo e la pole al sabato. Difficile, anzi praticamente impossibile, fare e richiedere di meglio. Anche in gara la gestione da parte del monegasco era stata incredibile. Partenza fantastica e poi totale gestione. Fino a quel team radio: “Noo” ha affermato Leclerc. Un senso di disperazione, per chi sapeva ed era convinto di aver ormai portato a casa la vittoria.
Primo k.o della F1-75
Fa strano chiaramente vedere una Ferrari che crolla proprio sull’affidabilità. Il problema sembrerebbe riguardare la Power Unit. E’ il primo errore e problema che la F1-75 manifesta sotto questo aspetto. Un campanello d’allarme che non vuoi mai accada. Anche perché, come è successo a Barcellona, con un errore del pilota(come Sainz), la gara si riesce anche a ricomporre. Con un guaio al motore invece, lo zero in classifica è l’unica grande certezza.
Parola a Leclerc
Analizzando dunque tutto il weekend, dire che Leclerc sia stato il miglior pilota di Barcellona non è neanche un errore. Il monegasco perde la leadership del mondiale, ma è pronto a tornare più carico che mai già settimana prossima, a casa sua. “Dobbiamo guardare alle cose positive nel weekend. La performance in qualifica, in gara, e soprattutto il feeling con la macchina in gara e la gestione gomme era tutto ottimo. Era da due o tre gare che non sentivo più il feeling – ha ammesso il numero 16 – ed è positivo aver ritrovato le migliori sensazioni. Abbiamo trovato qualcosa da questo punto di vista. Sono fiducioso per le prossime gare. Fa male ma guardiamo avanti”.
Troppi errori
Tutt’altra analisi invece va fatta sulla gara di Carlos Sainz. Il pilota della Ferrari ancora una volta, nonostante il quarto posto, non convince del tutto. Troppi gli errori commessi, anche nel suo Gran Premio di casa. In qualifica aveva fatto bene, portando a casa la terza casella, ma la partenza e l’errore in curva 4 sono davvero pesanti. Alla sesta gara del mondiale gli errori cominciano a essere tanti. Basti considerare l’errore Imola, il ritiro in Australia e ora anche Barcellona. Che possa essere un problema mentale? L’unica certezza per ora sembra essere la delusione, perché nonostante gli errori di ieri, lo spagnolo ha concluso al quarto posto. Perché come pilota, Sainz non può essere messo in discussione.
Problema di feeling
Una spiegazione però a questi problemi c’è, ed è proprio lo stesso Sainz che, al termine del GP, ha ammesso le sue difficoltà nel guidare questa F1-75.
“Avevo una mancanza di carico abbastanza grossa, che non mi permetteva di spingere nelle curve veloci. Ho provato comunque a recuperare fino ad arrivare quarto, che non era il nostro obiettivo, ma almeno abbiamo preso dei punti. E’ molto chiaro che sto faticando con la macchina. Anche se gli aggiornamenti funzionano ed è veloce, è molto difficile da guidare per il mio stile di guida. Non ho trovato il bilanciamento che avevo l’anno scorso, che mi faceva andare fortissimo. E’ una cosa su cui sto lavorando con i miei ingegneri e con tutta la squadra per vedere il bicchiere mezzo pieno”.
FONTE DICHIARAZIONI: Motorsport.com