L’addio all’ATA, Alternative tyre allocation, ovvero l’allocazione alternativa degli pneumatici in F1 nel 2024 non vede d’accordo Mario Isola, responsabile del motorsport Pirelli, che ribadisce la rilevanza di questa verso la F1 del futuro che mira a ridurre l’impronta di carbonio nel campionato.
La Formula 1 ha deciso di abbandonare l’esperimento dell’allocazione alternativa degli pneumatici per la stagione 2024, una mossa che ha suscitato delusione tra gli addetti ai lavori. La decisione è stata particolarmente criticata da Mario Isola, il capo della Pirelli, il quale ha definito questa scelta come un’occasione persa.
L’esperimento e la decisione della F1 Commission
Nel corso del 2023, la Formula 1 ha testato l’allocazione alternativa degli pneumatici nelle qualifiche di due weekend distinti. L’ATA ha infatti debuttato al Gran Premio d’Ungheria, trovando uno spazio anche al Gran Premio d’Italia. Questo nuovo approccio prevedeva che i piloti utilizzassero obbligatoriamente la gomma dura in Q1, le medie in Q2 e le morbide in Q3. L’obiettivo era rendere più avvincenti le qualifiche e, al contempo, contribuire alla sostenibilità, riducendo il numero complessivo di pneumatici portati in pista da Pirelli.
Non sono mancate le critiche di piloti. In particolare di Max Verstappen. L’olandese ha dichiarato che secondo lui non era necessaria questa nuova regola perché non ha avuto alcun impatto sostanziale sul risultato delle qualifiche. E che anzi, questa avrebbe addirittura penalizzato i team in fondo allo schieramento, rendendo la competizione ancora più unilaterale e meno avvincente. Sono sorti dubbi anche sulla “sostenibilità” dell’ATA.
Così a fine anno la F1 Commission, riunitasi a fine novembre, ha deciso non concedere ulteriori occasioni a Pirelli per proseguire sulla strada dell’allocazione alternativa. Una mossa che ha di fatto bocciato l’iniziativa dopo soli due appuntamenti di qualifica.
La rabbia di Isola che ribadisce: “Abbiamo perso un’occasione”
La scelta della F1 Commission non ha visto d’accordo Mario Isola. Il responsabile Pirelli ha commentato a GP Racing la questione sottolineando il disaccordo. “Credo che sia senza dubbio un’occasione persa. Abbiamo lavorato davvero tanto e a lungo insieme ai direttori sportivi dei team, alla FIA e alla F1 per provare a capire come poter ridurre il numero di pneumatici, evitando ovviamente che le strategie o spettacolo venissero intaccate e senza ridurre il chilometraggio in pista”.
Per il capo di Pirelli l’esperimento dell’alternative tyre allocation era riuscito. Isola ha infatti concluso dicendo: “Questo tipo di qualifica è stato testato appositamente in 2 eventi e devo dire che il risultato è stato più che buono. Per me sono state davvero delle belle qualifiche. Non credo sia stata una bella decisione, specialmente se la direzione per il futuro deve essere quella di ridurre l’impronta di carbonio del campionato”.
Fonte: FormulaPassion