Dopo i rumors della stampa estera che mettevano il dubbio il rinnovo del team principal Mercedes Toto Wolff, è arrivata l’ufficialità sul futuro dell’austriaco. Il business man alla guida del team della stella ha annunciato che proseguirà il suo cammino a capo della squadra, con il chiaro obiettivo di battere la Red Bull – vedi la data di presentazione – di Horner e Verstappen.
L’annuncio del rinnovo
L’attenzione mediatica puntata sull’amministratore delegato di Mercedes F1 continua. Dopo le accuse che vedevano lui e la moglie Susie Wolff coinvolti in un conflitto d’interessi, il team principal è tornato a far parlare di sé dopo le notizie riguardanti il suo futuro. L’ufficialità è arrivata da poche ore: il rinnovo di Toto Wolff lo vedrà team principal Mercedes per altri tre anni. Il manager austriaco, dunque, sarà alla guida della stella fino al 2026, in quello che è il tentativo di spodestare il dominio Red Bull.
Wolff si è già lanciato in dichiarazioni audaci elogiando Lewis Hamilton e vedendolo già in lotta per il prossimo titolo. La sicurezza di queste parole trovano probabilmente la loro ragion d’essere nella fiducia verso la nuovissima W15, radicalmente diversa dalla precedente. La squadra della stella spera in un rilancio immediato dopo due stagioni sofferte. Il ritorno di James Allison come direttore tecnico al posto di Mike Elliot è una delle scommesse di Wolff per riuscire in questa missione.
Le parole di Wolff
Il team principal, proprietario di Mercedes F1 al 33%, si è esposto riguardo la decisione sul continuo della relazione col team: “Credo che la cosa più importante sia che noi tre (Sir Jim Ratcliffe – CEO di Ineos – e Ola Kallenius – presidente di Mercedes-Benz -, ndr) ci fidiamo l’uno dell’altro. Come azionisti, ognuno di noi ha il desiderio di un miglior ritorno sugli investimenti, e questo si ottiene e si avrà solo ed esclusivamente con le vittorie. Alla fine è stato semplice. Ci siamo visti tra di noi e abbiamo detto: ‘Dobbiamo continuare’. La chiave è sempre quella: o ci si fida l’uno dell’altro o no. E noi, in qualità di azionisti, siamo tutti allineati. Faccio parte di questa squadra con diverse funzione in quanto ricopro anche il ruolo di co-azionista e rientrando nel consiglio di amministrazione. Sono cose che non cambieranno, sia che ricopra ruoli esecutivi o non esecutivi. Ma mi sento bene, il rischio per me è quello di annoiarmi, non di avere un burnout”.