“Credo che questi eventi siamo molto comuni, ma soprattutto li rivedremo ancor di più con l’inizio dell’inverno. Stiamo tutti spingendo estremamente duramente per rimanere sotto il limite di peso di pochi chilogrammi, così da poter avere un vantaggio di performance per il 2024 e anche uno economico per il 2025”. Ad ammetterlo è Matt Harman, direttore tecnico dell’Alpine, che ha spiegato la motivazione per la quale il suo team non ha superato il crash test in vista della stagione 2024.
Alpine fallisce il crash test 2024, Harman: “La vettura sarà completamente diversa”
“La vettura sarà completamente nuova, sia avanti che indietro” ha continuato Harman, che ha iniziato già a dare un primo indizio sulla nuova Alpine che, come annunciato nei giorni scorsi, sarà presentata il prossimo 7 febbraio. Al momento, la scuderia di Enstone sarà tra le prime squadre a svelare la propria vettura per la nuova annata, prima di vederla in pista due settimane più tardi con i test in Bahrain, dai quali si avranno le prime indicazioni in vista dell’inizio della stagione.
E non sembra esser finita qui…
In casa Alpine, dunque, continueranno a lavorare per cercare di superare il crash test FIA per omologare la vettura del 2024. Non è la prima volta che succede, come ha spiegato Harman, e non è escluso che tale intoppo possa presentarsi anche per altri team. L’obiettivo da parte delle scuderie, arrivati alla stagione 2024, sarà infatti anche quello di cercare di programmare il 2026, annata nella quale si procederà col cambio regolamentare delle power unit.
Anche Red Bull?
Nei giorni scorsi, Motorsport.com aveva parlato di un crash test fallito anche da parte di Red Bull. A riguardo, non sono ancora arrivare conferme ufficiali, ma le parole del direttore tecnico dell’Alpine fanno capire come il non superamento del test – a oggi – non è più visto dalle squadre come un grande colpo di scena. Al momento, dunque, notizie a riguardo sono arrivate solo da questi due team, ma non è da escludere che la lista possa ancora continuare ad allargarsi.