Pista calda con 48° di asfalto, ma caldi anche gli animi dei ferraristi che vedono Leclerc conquistare la pole davanti a Max Verstappen. Qualifiche di Spagna emozionanti che non hanno dato niente per scontato. Mercedes accorcia il gap dalla vetta.
Leclerc, che giro
Il monegasco riesce a strappare la pole facendo un giro unico. Charles ha avuto un solo tentativo, dopo che nel primo si è girato in ingresso alla chicane finale. Il leader del mondiale porta a casa sia la partenza al palo, sia un treno di gomme rosse nuovo per la gara; la scuderia ha rischiato tenendo Leclerc ai box in Q2 per cercare di passare il taglio con un giro su gomme usate, ma l’audacia ha pagato e domani la squadra avrà un vantaggio in più che certo non guasta. Sainz non riesce a fare giro veloce al passo col compagno – che gli rifila circa quattro decimi -; nonostante ciò conquista un ottimo terzo posto, dunque partirà dal lato pulito della pista.
Verstappen beffato ma in agguato
Il campione del mondo in carica conquista un ottimo secondo posto, pur prendendosi più di tre decimi dal pole man. L’olandese è stato sfortunato: nell’ultimo tentativo, infatti, l’ala mobile non funzionava; dunque, non ha potuto dire la sua come avrebbe voluto. Verstappen partirà nel ruolo che preferisce: il predatore. Perez sembra pagare l’aver girato solo in due sessioni di prove libere, finendo quinto.
Mercedes che ripresa
La sorpresa di giornata è la squadra della stella. Russell si riconferma l’uomo squadra firmando un quarto posto – Hamilton solo sesto -. Mercedes ha dimostrato alla resa dei conti, che nel giro veloce gli aggiornamenti stanno funzionando. Da quanto si è visto ieri la squadra sembra poter contare su un buon passo gara. Brakley inizia dunque ad intimorire Ferrari e Red Bull: se i tecnici hanno trovato il bandolo della matassa come sembra, potranno cominciare a prendere parte ad una guerra degli sviluppi più accesa che mai. La verità però, la sapremo solo domani.
Hass in forma e il resto della top ten
La squadra americana sorprende in positivo, accedendo al Q2 con entrambi i piloti nonostante sia l’unica squadra a non aver portato aggiornamenti. Magnussen si mette nuovamente davanti al compagno, in ottava posizione. Schumacher è decimo, buono se si considera il fatto che il tedesco ha girato poco in FP3 a causa di problemi ai freni. McLaren accede al Q2 solo con Ricciardo – nono – dopo che a Norris è stato cancellato il tempo a causa dei track limits in curva 12. Bottas porta in spalla il team e si mette settimo, Zhou solo 15esimo.
Delusione Aston Martin e il resto della griglia
Nonostante la nuova versione della monoposto portata a Barcellona, a dir poco simile alla Red Bull, il team di Silverstone non riesce a qualificarsi nemmeno per il Q2. La monoposto di color verde ha ‘appena iniziato il campionato’: se gli altri team sono al sesto round stagionale, lei è come se fosse al primo, dunque qualche zoppicamento iniziale è comprensibile. Vettel 16esimo e Stroll 18esimo. Ocon è 12esimo davanti ad Alonso – 17esimo -, che non riesce ad andare in Q2 a causa del traffico alla fine del terzo settore che gli ha impedito di fare il suo ultimo tentativo. Tsunoda subito davanti a Gasly in 13esima posizione. Le Williams chiudono la griglia con Albon ancora una volta prima di Latifi.