Il neo campione di Formula 2, Théo Pourchaire, è riuscito a conquistare il titolo con una sola vittoria stagionale. Ma non è la prima volta che il francese vince un titolo a bordo di una monoposto. Qual è la ricetta del suo successo?
Dai Kart alle monoposto di Formula 4
Théo Jérôme Julien Pourchaire nasce a Grasse, una cittadina della Costa Azzurra, il 20 agosto del 2003. La sua passione sboccia da bambino, quando all’età di due anni e mezzo viene per la prima volta messo su un kart. Alla sola età di sette anni, il piccolo Pourchaire, fa il suo debutto a livello competitivo. Pourchaire vince diversi campionati francesi, tra cui la categoria Minimes nel 2013 e quella Cadets nel 2014.
Nel 2018 arriva, per l’allora quindicenne, il debutto sulle monoposto della Formula 4 francese. Nonostante non possegga uno dei requisiti necessari per partecipare alla competizione principale, ovvero l’età, Pourchaire ottiene due podi nel primo round al circuito Paul Armagnac. A Spa-Francochamps, nella gara 2, Pourchaire conquista la sua prima ed unica vittoria stagionale.
L’anno successivo, il francese rimane in Formula 4, ma decide di prendere parte al campionato ADAC con il team US Racing-CHRS. Con 4 vittorie e 12 podi, Théo vince il titolo con solo 7 punti di vantaggio da Dennis Hauger. A partire proprio da quella stagione, Pourchaire diventa membro della Sauber Academy.
Gli anni in ART Grand Prix
L’esordio di Pourchaire in Formula 3 avviene con ART GP nel 2020. In Austria vince la Sprint Race, diventando così il pilota più giovane a vincere una gara in questa categoria. Va a podio altre 6 volte nel corso della stagione, vincendo persino la Feature Race in Ungheria. Conclude la stagione al 2° posto con 161 punti, alle spalle di Oscar Piastri, che si aggiudica il titolo con soli 3 punti in più.
Ad ottobre del 2020 si presenta un’occasione unica, ossia quella di prendere parte ai due round finali di Formula 2 con HWA Racelab e di prendere familiarità con una monoposto di F2. Continua il suo percorso nella categoria propedeutica con ART GP. Nel 2021 porta a casa pole position e vittoria sul circuito di Monaco, rompendo il record precedente di Lando Norris e diventando così il pilota più giovane ad aver conquistato pole e vittoria in Formula 2.
Conclude la sua prima stagione intera in F2 al quinto posto, con 2 vittorie. Il 2022 inizia bene per Pourchaire, che ottiene 2 vittorie nella prima parte di stagione e può sognare concretamente il titolo di campione di Formula 2. Nella seconda metà di stagione però, il ragazzo classe 2003 deve far conto con risultati non ottimali ed un avversario che stravince: Felipe Drugovich. La lotta al titolo si conclude a Monza, dove Drugovich diventa matematicamente campione per via di un gap di 70 punti da Théo, che viene peró incoronato vice campione.
Pourchaire campione di Formula 2 nel 2023
Sebbene venga tentato da un’opportunità di gareggiare in Super Formula, il francese opta per rimanere in F2. Ormai al suo terzo anno in Formula 2, le intenzioni di Pourchaire sono chiare: puntare al titolo di campione. Sin dai test pre-stagionali le monoposto performano bene, come lui stesso ammette. La pole position del primo weekend di gara in Bahrain e la vittoria della Feature Race confermano le sensazioni che le vetture dell’ART sono quelle da battere.
L’Arabia Saudita fa sorgere però dei dubbi, dopo un ritiro in Sprint causato da una manovra azzardata di Pourchaire su Bearman ed un pessimo risultato in Feature. Nelle gare successive, i risultati di Théo, mettono a tacere quelle voci che lo definivano sopravvalutato. Dopo diversi podi nelle gare prima della pausa estiva, la battuta d’arresto arriva a Zandvoort.
Dopo la cancellazione della Sprint, la Feature è per Pourchaire l’occasione d’oro per allungare il distacco in classifica da Vesti, specialmente dopo l’incidente di quest’ultimo. Il francese però, esce dai box dopo il pit stop e finisce nelle barriere. I due arrivano al gran finale di Abu Dhabi con 25 punti di differenza. Pourchaire si qualifica 14esimo e ammette: “È stato difficile perché ero molto stanco dopo le prove libere di F2 e le FP1 di Formula 1 a cui ho preso parte con Alfa Romeo”. Nella Feature Race fa un capolavoro e dalla P14 conclude in P5, ma grazie al distacco di 11 punti da Vesti, Pourchaire si laurea campione di Formula 2.
La costanza è la chiave del successo
Per conquistare il titolo di campione è davvero necessario vincere tutte le gare? La risposta a questa domanda l’ha data, o meglio l’ha dimostrata con i fatti, Théo Pourchaire. Il pilota della ART GP infatti è salito sul gradino più alto del podio solamente una volta nel corso di questa stagione.
Alla prima Feature Race dell’anno in Bahrain, Pourchaire conquista indisturbato la vittoria. Dopo questo colpaccio segnato alla prima gara però, Théo ottiene ottimi risultati, andando a podio altre 9 volte, ma non riuscendo più a vincere. È bene tener presente che la stagione di Pourchaire è stata lineare, costante, infatti il campione della categoria è andato a punti in 20 gare su 26. Osservando ulteriormente i risultati vediamo come, delle 6 gare in cui non ha totalizzato punti, i DNF ammontano alla metà delle stesse, ossia 3, dato addirittura inferiore alla media dei ritiri di questa stagione che è pari a 3,45.
Pourchaire è il primo pilota dell’era moderna a diventare campione di Formula 2 con una sola vittoria. C’era andato vicino Mick Schumacher nel 2020, quando conquistò il titolo con solo 2 vittorie e 7 podi. Théo Pourchaire ha dimostrato che in F2 conta di più la costanza del risultato, piuttosto che la vittoria. Théo continuerà ad essere il pilota di riserva per Alfa Romeo nella stagione 2024, ruolo del quale era stato investito ad inizio 2023. Dal 2025 poi chissà che succederà, visto che il mercato piloti si aprirà, riuscirà ad aggiudicarsi il tanto sognato sedile di Formula 1?