Un tombino mal fissato ha mandato in tilt il Circus durante le FP1 del Gran Premio di Las Vegas. Colpito in pieno dalla Ferrari di Carlos Sainz e da altre vetture, ha messo fine anticipatamente alla sessione, mettendo la FIA e F1 in una posizione piuttosto scomoda. Las Vegas, tappa fortemente voluta dai vertici della categoria, è finita nell’occhio del ciclone dopo una svista che ha messo a repentaglio la sicurezza dei piloti che per la prima volta hanno corso sulle celebri strade della città dalle mille luci. Questo incidente, oltre ad aver sollevato polemiche e dubbi sul tema della sicurezza ha causato danni significativi alla monoposto del pilota spagnolo. Danni che la Ferrari ora sta quantificando, e che raggiungono cifre esorbitanti.
Il danno e la beffa
L’impatto è stato devastante ma per fortuna non ha gravato sulla salute del pilota. Questa è l’unica consolazione del team che si è ritrovato a dover lavorare duramente per rimettere in pista lo spagnolo per la seconda sessione di prove libere. Nonostante a tutti fosse chiaro di chi fossero le responsabilità, dalla FIA non sono arrivate di certo scuse, anzi. Sainz è stato ulteriormente penalizzato, in quanto costretto a dover sostituire componenti sulla sua SF-23. Questo gli ha comportato una penalità di dieci posizioni in griglia. Cosa che di fatto ha compromesso un ottimo weekend. La Ferrari si era appellata alla Federazione, per evitare quantomeno la penalità essendo stato un incidente causato da un elemento esterno. Concessione che non è arrivata.
Il Team Principal della Ferrari, Frederick Vasseur, ha espresso la sua ira, definendo la situazione ‘semplicemente inaccettabile’. Vasseur ha sottolineato la mancanza di scuse e il danno non solo morale ma anche economico, con le spese che ora il team deve affrontare. Un danno che, con il Budget Cap pesa ancora di più.
L’ammontare dei danni è di circa 2 milioni
Come riporta Il Corriere dello Sport il conteggio dei danni sottolinea il costo elevato delle riparazioni che coinvolgono diverse parti della vettura. “Pesanti danni hanno riguardato il telaio, il motore termico, la pompa dell’olio, la batteria, la centralina. Una perdita non solo sotto il profilo tecnico, ma anche sportivo ed economico, visto che il conto non sarà inferiore ai due milioni di euro, cifra strategica in regime di budget cap”.
Quanto successo a Las Vegas solleva interrogativi sulle implicazioni finanziarie per i team, considerando che il regolamento attuale non prevede deroghe per incidenti del genere. Siamo ormai al termine della stagione, dunque la F1 Commission, a breve dovrà affrontare questa incongruenza regolamentare – così come altre che nel corso della stagione sono venute a galla – per evitare che eventi del genere condizionino i team a livello economico e sportivo, soprattutto quando questi ultimi non sono responsabili delle situazioni critiche, come successo a Sainz e alla Ferrari nel weekend di Las Vegas.