I piloti di F1, quando scendono in pista, hanno un solo ed unico pensiero: spingere al massimo. Per arrivare a questo obiettivo, ci sono molte “barriere” da superare. La prima fra tutte è sicuramente il degrado. Com’è giusto che sia, le gomme, sollecitate dalle Forze G che raggiunge una vettura del genere, vanno ad usurarsi. Più usura comporta una perdita di prestazione, quantificabile in decimi se non addirittura secondi su un giro. Una macchina che quindi riesce a sopportare al meglio queste sollecitazioni è molto avvantaggiata, in quanto può far allungare la vita della gomma per avere un enorme vantaggio sulle altre monoposto.
I piloti non vogliono gestire, Isola parla del degrado gomme con i team
Un altro modo per cercare di far durare di più lo pneumatico è avere una guida molto dolce. Cercare di non forzare, soprattutto quando sei ingaggiato in una lotta con altri piloti, diventa complicatissimo. Perciò, la volontà dei piloti sarebbe quella di avere una gomma praticamente senza degrado. Questa lotta con Pirelli stessa c’è ormai da parecchi anni, e l’azienda italiana, dopo aver rinnovato il suo contratto con F1, sembra adesso voler rispondere.
Già nel 2022, con l’introduzione delle gomme da 18 pollici, si era vista la volontà del settore capitanato da Mario Isola, ovvero quella di avere gomme che si degradano di meno. In un’intervista a Motorsport.com, l’italiano ha confermato questa linea, mettendo in luce però come ci possano essere risvolti sia positivi che negativi: “Senza un alto degrado delle gomme, non c’è ragione di avere come obiettivo gare con 2 soste da fare. Se si riduce il degrado, sono convinto che il rischio sia avere un trenino di vetture perché ovviamente, se puoi spingere, lo fai, e tutti possono fare lo stesso. Non è un aspetto che può differire da pilota a pilota. Il nostro obiettivo è capire come cambiare l’azione in pista e ridurre il degrado. È qualcosa che possiamo fare. Dobbiamo solo disegnare una gomma con diversi livello di degrado e possiamo considerare quell’opzione per il futuro. Ma è importante capire se possano esserci conseguenze indesiderate”.
Come data di possibile introduzione di questa nuova tipologia di pneumatici si è detto il 2025, visto che le gomme per la prossima stagione sono già state omologate.
Articolo di Francesco Orlando