Carlos Sainz, dopo la clamorosa esclusione dal Q3 nelle qualifiche del venerdì, riesce a posizionarsi sesto nella Sprint Race del Qatar. Evidente la sofferenza negli ultimi giri della gara per i due piloti del Cavallino, in seguito al crollo di prestazione della mescola più morbida.
Le difficoltà di Sainz nella Sprint del Qatar
L’utilizzo delle gomme soft ha permesso a Carlos Sainz, ma anche al suo compagno di squadra Charles Leclerc, di essere scattanti alla partenza e di guadagnare da subito ottime posizioni. Un azzardo, quello di montare la mescola morbida, che però non ha ripagato nel finale di gara.
Nella Sprint Race del Qatar, Sainz si è trovato in difficoltà. Il degrado delle gomme ha costretto i due piloti Ferrari a gestire, il che li ha resi bersagli facili per il sorpasso da parte degli avversari. Nonostante tutto, Sainz ha finito la sua gara in zona punti, in sesta posizione, a differenza del suo compagno di squadra Leclerc, che è stato penalizzato.
“E’ stato un disastro con le soft”
Si è espresso in maniera dura, Carlos Sainz, nei riguardi della gomma soft. “Dalla soft? Non abbiamo imparato niente, è stata un disastro“, ha confessato il madrileno. Il numero #55 ha poi ironizzato dicendo: “Credo che nessuno domani toccherà la gomma rossa. Forse per un giro in partenza e poi vai diretto al box per cambiarla“.
Quando gli viene chiesto se in casa Ferrari abbiano trovato miglior confidenza, Carlos risponde: “Il vento ha migliorato un po’ la macchina“. Sainz, sebbene in difficoltà nella Sprint del Qatar, dice di aver sentito un miglior feeling. “Oggi è stato meglio di ieri, vedremo domani. Sarà difficile dalla 12esima piazza, ma ce la metterò tutta“.
Tre soste obbligatorie, Sainz attacca la FIA
Una delle tematiche più difficili ha riguardato la discussione sulla gestione delle gomme nei 57 giri di gara per problemi di sicurezza legati soprattutto ai cordoli di Losail. La FIA e Pirelli hanno monitorato la situazione per confermare le tre soste obbligatorie durante il Gran Premio, per un massimo di 18 giri a stint. Specificando che, chiunque superi uno stint di 18 giri riceverà bandiera nera e la squalifica. Sainz già nella giornata di ieri aveva criticato la FIA, e la gestione della situazione che si era dimostrata problematica anche nel 2021. Alla proposta delle tre soste Sainz ha commentato:
“Se è necessario per la sicurezza allora dovremo farlo ma eravamo qui nel 2021 (quando emersero per la prima volta problemi legati ai cordoli) e ci sono stati due anni di tempo per risolvere il problema, ma per qualche motivo la FIA ha insistito con questo disegno dei cordoli che sta danneggiando le gomme”.
“In più abbiamo appreso della situazione sabato mattina dai media, nessuno ci ha informato delle decisioni prese. Come GPDA non siamo contenti della situazione, speriamo che la collaborazione inizi a migliorare perché apprendere dalla stampa di decisioni legate alla sicurezza vuol dire che il nostro contributo come piloti non è considerato importante come dovrebbe essere.”