La Formula 1 ha deciso di non sostituire la tappa russa di Sochi, annullata il 25 Febbraio 2022 a seguito dell’invasione militare russa in Ucraina, rimasta poi in “attesa” di una candidatura, fino ad oggi, data in cui è stata comunicata la decisione congiunta di FIA e F1 di non procedere con alcuna sostituzione. Il calendario 2022 perde dunque un appuntamento e scende da 23 a 22 gare.
Anche con la perdita di Sochi, quello della “nuova era” di Formula 1 rimane comunque il calendario più lungo della sua esistenza, nato dall’esigenza di far ripartire tutto l’ecosistema dopo il duro colpo finanziario dovuto all’arresto del mondo delle corse causato dal Covid-19. Il pubblico, tornato ormai in presenza a pieno regime sta dando prova di apprezzare un campionato così vasto, e lo sforzo di Liberty Media per portare il Circus in gran parte del mondo.
Le alternative
La Formula 1 ha immediatamente iniziato a cercare tappe alternative nel tentativo di mantenere l’obiettivo annuale di 23 eventi. Ma quali sono le opzioni che sono state messe al vaglio?
Quest’anno il campionato, proprio per evitare una concomitanza la Coppa del Mondo FIFA in Qatar, terminerà in via del tutto eccezionale a Novembre. Questo ha costretto la Formula 1 a trovare un incastro piuttosto vincolante.
Uno dei primi nomi è stato proprio il Qatar, paese che ha ospitato il primo Gran Premio di Formula 1 nel 2021, sul circuito di Doha e che tornerà in calendario dal 2023 – visto il suo impegno nell’ospitare i mondiali. Tra i problemi però, oltre ai pochi mesi di scarto con la preparazione per il mondiale, c’erano anche le preoccupazioni per il clima particolarmente afoso e il potenziale impatto sul pubblico.
La tappa in Russia, prevista per il 25 settembre 2022 si collocava tra Monza (9-11 settembre) e Singapore (30 settembre – 2 ottobre). Proprio per questo, in vista anche delle problematiche logistiche legate a un back-to-back tra Europa e Asia – che ha permesso di scartare ipotesi come Hockenheim – una delle alternative prese in considerazione era quella di un doppio appuntamento a Singapore, assente nel calendario dal 2019. I costi però, visto il livello generale di inflazione in tutto il mondo e il drammatico aumento dei costi di trasporto, non sarebbero stati giustificabili secondo Formula 1, che ha deciso dunque di rinunciare alle 23 gare.
Anche i team dicono si
Scelta condivisa anche dai 10 team, che, fortemente influenzati dall’impronta del budget cap tra incidenti e sviluppo delle nuovissime vetture, possono trovare un po’ di tempo extra per prendere fiato da quello che sarà gara dopo gara un programma serratissimo e frenetico.
Il calendario aggiornato
Fonte: Autosport.com