Nel mondo ad alta velocità della Formula 1, dove ogni singola mossa è scrutata e valutata attentamente, l’annuncio di Rodin Cars riguardo alla sua esclusione dalla griglia della F1 ha scatenato un’onda di discussioni e speculazioni. La Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA), l’organo di governo della F1, ha recentemente respinto l’offerta di ammissione di Rodin Cars, lasciando il team e i loro sostenitori a riflettere sul futuro delle corse. Tuttavia, emerge un chiaro vincitore in mezzo a questa incertezza: Andretti Cadillac Racing, ora vicinissimo all’ingresso in F1 come undicesimo team.
La FIA ha aperto le porte a vari team che hanno presentato domanda per unirsi alla griglia di F1. Tra i candidati c’erano nomi noti come Hitech Grand Prix, Rodin Carlin, la start-up asiatica LKY SUNZ e la Formula Equal supportata da Craig Pollock. Ma nessuno di questi sembrerebbe aver passato il primo step, ovvero convincere la FIA della fattibilità del progetto per entrare in F1. Nessuno tranne Andretti.
Andretti-Cadillac unico candidato vincente?
Rodin Cars, attraverso una dichiarazione del suo fondatore David Dicker, ha accettato con rispetto la decisione della FIA. Dicker ha sottolineato che l’intenzione di Rodin Cars non era quella di criticare la FIA, ma semplicemente di condividere informazioni rilevanti con la comunità della Formula 1. Il team ha espresso il suo apprezzamento per l’opportunità di essere parte del processo e ha esteso i migliori auguri ad Andretti per la loro candidatura di successo.
“Rispettiamo e accettiamo pienamente il risultato. Il nostro unico scopo è rilasciare informazioni che consideriamo di interesse pubblico per informare la comunità della Formula 1. Apprezziamo l’opportunità di aver partecipato al processo della FIA ed estendiamo i nostri migliori auguri ad Andretti per la loro candidatura di successo. Rodin Cars resta impegnata ad ampliare i confini del motorsport e continuerà a perseguire l’eccellenza nel mondo delle corse.”
Al momento questa dichiarazione rimane l’unica comunicazione sull’ingresso di Andretti in F1. Dato che né la FIA né Andretti si sono espressi a riguardo.
Il progetto respinto
Il piano si Rodin Cars era piuttosto ambizioso. Il team avrebbe costruito le proprie auto in Nuova Zelanda, una mossa che li differenzia dagli altri 10 team della Formula 1, che hanno il proprio quartier generale in Europa. Rodin Cars ha anche rivelato di essere in trattativa con la Ferrari per un potenziale pacchetto di propulsori. Sebbene i dettagli di queste discussioni siano ancora avvolti nel mistero, l’idea di unire le forze con uno dei nomi più iconici nel mondo delle corse ha suscitato parecchia curiosità.
Un altro elemento distintivo del progetto Rodin è l’impegno a riservare un sedile per una pilota donna. In un’industria tradizionalmente dominata dagli uomini, questa mossa è un segno di cambiamento e progresso. Il team ha fatto il nome di Jamie Chadwick, una figura ben nota nel mondo delle corse, tre volte campionessa della W Series e attuale pilota della Indy NXT. Rodin Cars ha espresso apertamente il suo interesse per Chadwick, sottolineando che se fosse disponibile, non avrebbero avuto esitazioni nel darle un posto nel team. La presenza di donne nelle corse di élite è stata storicamente limitata, ma con iniziative come questa di Rodin Cars, si sta aprendo la strada per un futuro più equo e rappresentativo nel motorsport.
Con l’ambizione di costruire auto innovative, l’entusiasmo per collaborare con nomi prestigiosi come la Ferrari e l’impegno per l’inclusività di genere, Rodin Cars sta definendo un nuovo standard nel mondo delle corse automobilistiche.
Fonte: RacingNews365