Mancano poche ore al Gran Premio di Singapore ma un nuovo dramma, innescato da un’indiscrezione, scuote l’ambiente di Maranello. Il podio a Monza ha risollevato il morale di tutti in Ferrari, ma questo non significa che la tensione sia svanita, anzi. Secondo quanto riportato dal giornalista Umberto Zapelloni la stagione disastrosa della Ferrari non sarebbe da imputare solo al progetto sbagliato della SF-23, ma anche agli uomini che stanno gestendo questa fase di transizione da diversi mesi. In particolare sotto l’occhio critico della presidenza sarebbero finiti Benedetto Vigna, ad Ferrari, e il neo team principal Frederic Vasseur, operativo da Gennaio 2023 in sostituzione di Mattia Binotto. Con il rischio che entrambi debbano lasciare il Cavallino entro fine stagione.
Nuovo terremoto in arrivo?
La stagione della Ferrari è iniziata con un grande ottimismo basato in parte sulle dichiarazioni di Benedetto Vigna che aveva parlato di una monoposto che non avrebbe avuto paragoni in termini di velocità. Questo ottimismo via via è andato perso. Le prestazioni deludenti in Formula 1 hanno messo sul banco degli imputati diversi personaggi, soprattutto tecnici che hanno abbandonato la scialuppa che ormai faceva acqua da tutte le parti.
Vasseur si è ritrovato a dover difendere il lavoro dei suoi piloti, dei suoi meccanici, dei suoi ingegneri. Cercando di trovare una soluzione ad una SF-23 complessa da decifrare. Rispetto a inizio stagione il team ha fatto dei progressi. A Monza la Ferrari era la seconda forza in pista e dopo la Pole con Sainz ha ottenuto anche un podio essenziale.
Vasseur e Vigna a rischio
Ma, come riporta Zappelloni questi progressi non sarebbero sufficienti secondo il presidente Elkann che rivorrebbe indietro proprio l’uomo che è stato cacciato dalla Rossa, Mattia Binotto. “Si sta valutando l’ipotesi di un Reset dello staff tecnico. Insomma siamo proprio sicuri che l’anno prossimo alla guida del Cavallino ci sarà ancora Fred Vasseur? Si racconta che Elkann non sia soddisfatto di come stiano procedendo le cose. Rimpiange Binotto e probabilmente anche Arrivabene. Il problema però è enorme: a chi affidare il team? I top della F1 hanno già detto tutti no più di una volta…”
Questa notizia bomba era stata lanciata in prima battuta da Dagospia. Sito noto per scoop e anticipazioni su personaggi famosi, e che negli anni ha anche acquisito una certa importanza in Italia. “Ferrari è un marchio dall’enorme valore di mercato, ma la decrescita infelice a cui si assiste da anni in Formula Uno non fa che danneggiare il prestigio e l’appeal del marchio col rischio concreto di deteriorarne il valore economico […] Per evitare un naufragio infinito al povero Cavallino, si sta valutando l’ipotesi di un reset dello staff tecnico che lavora alla progettazione e alla realizzazione delle monoposto”.
Fonte dichiarazioni: Sport.Virgilio.it