Niente Formula 3 per Kimi Antonelli nel 2024. Il talento italiano passerà direttamente dalla Formula Regional alla Formula 2 con Prema. A spargere la voce, poi confermata da Motorsport.com Italia, è stato il sito Italiaracing, proprio nel weekend del GP d’Italia in cui la Mercedes (della cui academy Antonelli è uno dei pezzi più pregiati) ha confermato la propria coppia titolare fino al 2025.
Da cosa deriva, quindi, la decisione da parte del Mercedes Junior Team di far saltare la Formula 3 al suo pupillo? Sempre a Monza, è stata presentata la nuova vettura di Formula 2 che verrà usata a partire dal 2024. In questo modo, tutti dovranno partire da zero e capire la nuova monoposto. Così facendo, Kimi sarà allo stesso livello dei colleghi, mentre un anno di Formula 3 gli avrebbe causato un anno di ritardo nella comprensione della vettura di Formula 2.
Kimi Antonelli: il suo percorso fin qui
Nato a Bologna il 25 agosto 2006, Antonelli inizia a correre in go kart a 7 anni, venendo ingaggiato dall’academy Mercedes nel 2019 e macinando successi fino al 2021, anno in cui passa alle monoposto. Nel settembre di due anni fa, Kimi debutta in Formula 4 italiana al Red Bull Ring con Prema.
Nonostante disputi solo tre weekend su sette, il quindicenne riesce a chiudere al decimo posto in classifica, solo 6 punti dietro al pilota Prema full-time Conrad Laursen. Nel 2022 vince il campionato, sempre con Prema, conquistando ben 13 vittorie.
Lo stesso anno partecipa anche al campionato di Formula 4 degli Emirati Arabi Uniti, chiudendo ottavo nonostante abbia partecipato a meno di metà della stagione, e al campionato ADAC Formula 4, vinto con una gara di anticipo e 9 successi totali.
Il salto da Formula Regional a Formula 2 non sarà una passeggiata, ma Kimi ha già dimostrato di avere una straordinaria capacità di adattamento e un talento fuori dal comune. In tempi non troppo lontani, un altro pilota passò dalla Formula 3 (diversa da quella odierna) alla Formula 1.
Forse l’avete già sentito: di nome fa Max e di cognome Verstappen. Come sempre, bisogna andare piano con i paragoni. La Mercedes, però, è sempre cauta nella gestione dei propri giovani e non farebbe mai una scelta così avventata senza una buona motivazione. Per l’Italia cresce la speranza di ritrovare un pilota italiano in griglia.