Aspettando le qualifiche e la gara, a casa sua, in Olanda, Max Verstappen è costretto a cedere il trono. Il secondo miglior tempo della giornata gli viene infatti sottratto da Lando Norris per soli 23 millesimi. Terzo tempo per Alexander Albon. Anche le FP2 come le FP1 si sono svolte su un asfalto asciutto ma vediamo su cosa si è concentrato il lavoro delle scuderie.
Un inizio trafficato e incidentato
Come spesso accade al rientro dalle vacanze estive, uno dei problemi più grandi è il traffico. Poteva non essere così anche nel weekend in Olanda? I primi giri lanciati delle FP2 sono un continuo impeding. Si lamenta tanto Verstappen, dopo un episodio con Hulkenberg che verrà investigato a fine sessione. L’olandese comanda sul gruppo con il tempo di 1:12.449.
La sessione si apre subito con i primi incidenti, oltre al problema del traffico. Alla sopraelevata pagano sia Oscar Piastri che Daniel Ricciardo. Entrambi finiscono a muro dopo aver perso il controllo della monoposto. Il primo ad impattare in curva 3 è Oscar Piastri. Poco dopo lo raggiunge l’altro australiano del gruppo che nell’uscire dalla monoposto si tiene il polso e la mano sinistra. Daniel è stato trasferito in ospedale per dei controlli approfonditi. La sessione nel frattempo viene interrotta con una bandiera rossa per permettere la rimozione delle due monoposto e la riparazione delle barriere.
Che fine ha fatto la Ferrari?
A 35 minuti dal termine si torna in pista. Tutti montano le rosse tranne la Ferrari, che preferisce dedicarsi al lavoro sulle medie, per raccogliere altri dati a livello aerodinamico. Alla ripresa i due piloti della Rossa sono ultimo e penultimo. Soprattutto nelle FP1 Leclerc e Shwartzman avevano lamentato un posteriore piuttosto instabile. Nelle FP2 la situazione non sembra essere migliorata, soprattutto a livello di performance nel tratto più guidato, ovvero primo e secondo settore. L’ala posteriore non è stata cambiata tra le sessioni ma ancora manca il compromesso ideale. La SF-23 sembra irriconoscibile, e il set-up non le dà giustizia. I piloti faticano, Sainz esce di pista a 24 minuti dal termine. Ci sarà tanto lavoro da fare per il team di Maranello.
L’unica nota positiva della giornata per la Ferrari forse sta nelle parole di Enrico Cardile, il quale ha confermato che nel 2024 non vedremo un’evoluzione della SF-23 ma un vero e proprio cambio di rotta, con nuovo telaio e cambio.
Norris vs Verstappen
La seconda sessione è stata rianimata dalla battaglia tra due vecchi giovani amici, Lando Norris e Max Verstappen. L’inglese ha dato del filo da torcere al padrone di casa che per soli 23 millesimi è costretto a cedere la posizione a Norris. La McLaren a Zandvoort si presenta in una veste competitiva, come nelle ultime gare. Buono anche il degrado del pilota McLaren con la C3.
Continua il lavoro per l’Aston Martin
Tanto lavoro anche per Alonso e Stroll. In Aston Martin si stanno valutando gli aggiornamenti portati in Olanda. I miglioramenti sembrano essersi concentrati sul recupero del controllo del retrotreno, che dopo il Canada era nervoso e aveva fatto perdere loro il vantaggio che avevano nelle curve a bassa velocità. I due piloti terminano la sessione rispettivamente in P10 e P8. Ricordiamo che Stroll non ha potuto girare nelle FP1 per un problema alla power unit.
Sul passo gara, la Williams sorprende
L’unico che è riuscito a scendere sotto la soglia del minuto e 16 oltre Max Verstappen è Lewis Hamilton. Potrebbe essere quindi una sorpresa in gara. Si dimostra costante sul passo gara anche Sergio Perez mentre sorprende la Williams. Albon chiude la sessione in P3 ma a sorprendere è anche il buon passo gara del team inglese. Altalenante la Ferrari, totalmente da rivedere. Buoni anche i segnali provenienti da Aston Martin e dalla McLaren. Giornata dura anche per il duo Haas.
Siamo ancora alle prove libere, che nascono con l’obiettivo di testare quindi non bisogna trarre subito conclusioni. I dati più importanti arriveranno sicuramente domani nelle FP3. Vediamo però i tempi della seconda sessione